Uno dei più popolari client per la condivisione di file audiovisivi in rete bloccato da numerosi sistemi antivirus tra i più usati al mondo. Non è la prima volta, spesso è stato identificato come adware.
Uno dei più celebri client torrent al mondo, uTorrent, è finito nel mirino di un gran numero di programmi antivirus in tutto il mondo. Leggera e facile da utilizzare come applicazione (non serve neanche installarla), il client in questione è stato acquistato da BitTorrent, altra celebre piattaforma di condivisione Peer-to-Peer (o P2P) di file e contenuti di varia natura, anche audiovisiva e multimediale.
A differenza dei tradizionali sistemi di file sharing, l’obiettivo di BitTorrent è di realizzare e fornire un sistema efficiente per distribuire lo stesso file verso il maggior numero di utenti disponibili, che possono sia prelevarlo scaricandolo sul proprio terminale (download), sia inviarlo ad altri (upload).
BitTorrent permette di distribuire file di qualsiasi tipo, come detto, mentre il documento originale viene frammentato in tanti piccoli pezzi che poi saranno ricomposti a destinazione.
Ovviamente, uTorrent è un client del tutto legale, anche se in molte occasioni, per l’utilizzo che una certa fascia di utenti ne ha fatto, è stato erroneamente accostato ad altri software pirata per la condivisione di materiale audiovisivo protetto da copyright (come serie tv e film, musica ed eventi sportivi).
Il problema, che non è nuovo, si è ripresentato nei giorni scorsi quando un gran numero di utenti uTorrent sono stati allertati dai propri sistemi antivirus per la presenza di possibili serie minacce informatiche nell’utilizzo di questo software.
Stando a quanto riportato da torrentfreak.com e Virus Total, nove sistemi antivirus distinti hanno segnalato uTorrent come pericoloso o molto pericoloso, tra cui Windows Defender, Comodo, drWeb, Eset e Sophos.
Secondo uTorrent ,si tratta di falsi allarmi ed errori di riconoscimento, i cosiddetti “falsi positivi”, e gli utenti possono benissimo forzare il blocco senza paura.
Eppure, anche il client BitTorrent Mainline ha subito la stessa sorte, perché ha in condivisione parte del codice con uTorrent, ma soprattutto si tratta di troppi alert scattati tutti assieme, un caso eccessivo di “falsi allarmi”.
Stando a torrentfreak.com, in passato qualcosa del genere era già successo e venne fuori che uTorrent era associato ad un adware. L’Adware, si legge su malwarebytes.com, è un software indesiderato progettato per lanciare messaggi pubblicitari sullo schermo, spesso all’interno di un browser web. Alcuni professionisti della sicurezza li considerano i precursori del moderno PUP (programma potenzialmente indesiderato). Gli adware si avvalgono in genere di un metodo subdolo, mascherandosi da componenti legittimi o causando il trasferimento su un altro programma al fine di provocarne con l’inganno l’installazione su pc, tablet o dispositivo mobile.