Stamattina il Gruppo Unicredit ha diffuso una nota stampa relativa ad “un accesso non autorizzato a dati relativo a un file generato nel 2015. Questo file conteneva circa 3 milioni di records”. Una notizia riferita al “perimetro italiano” e che ha subito messo in allarme i tanti correntisti della banca, la quale ha peraltro assicurato “che non sono stati compromessi altri dati personali, né coordinate bancarie in grado di consentire l’accesso ai conti dei clienti o l’effettuazione di transazioni non autorizzate”.
La scoperta dell’attacco informatico è stata fatta dal team di sicurezza interno a Unicredit, che ha identificato un accesso non autorizzato ai dati. il Gruppo ha escluso perentoriamente che siano stati violati i conti bancari, ma certo la violazione ha interessato dati sensibili, come nomi e cognomi di utenti, città di residenza, numero di telefono, indirizzo di posta elettronica.
“UniCredit ha immediatamente avviato un’indagine interna e ha informato tutte le autorità competenti, compresa la polizia”.
Il comunicato informa che saranno contattate “tutte le persone potenzialmente interessate” dall’evento.
Per chi volesse ricevere informazioni su quanto accaduto può telefonare al numero verde messo a disposizione da Unicredit: 800 323285.
Dal 2016 ad oggi, fanno sapere da Unicredit, il Gruppo ha investito 2,4 miliardi di euro per l’aggiornamento e il rafforzamento dei sistemi IT e della sicurezza informatica, mentre lo scorso giugno è stato potenziato il sistema di autenticazione (“strong customer authentication”), offrendo anche l’opzione dell’identificazione biometrica.