Il progetto open source del Politecnico di Milano e l’Università Campus Bio-Medico di Roma mira a contrastare gli attacchi informatici con l’aiuto dell’intelligenza artificiale.
È indispensabile la cybersicurezza anche delle piccole e medie imprese (PMI) inserite nella supply chain dei grandi gestori – ad esempio – delle infrastrutture critiche, per garantire una migliore cyber-resilienza del sistema Paese. E punta a supportare la cybersecurity di oltre 300mila PMI il progetto, basato sull’Intelligenza Artificiale, del Politecnico di Milano eUniversità Campus Bio-Medico premiato da Google con 1 milione di euro nell’edizione italiana della “Google.org Impact Challenge: Tech for Social Good”, lanciata per supportare lo sviluppo di progetti per la cybersicurezza in Italia.
Il progetto
I due Atenei intendono così sviluppare un’app basata sull’IA in grado di identificare le vulnerabilità informatiche delle PMI, fornire riscontri su eventuali lacune e suggerire strategie di mitigazione in tempo reale per consentire loro di difendersi dalle continue minacce digitali.
L’obiettivo è democratizzare l’accesso alle misure di intelligence sulla cybersicurezza, rendendole facilmente disponibili anche alle imprese in aree tradizionalmente poco servite o svantaggiate, come le regioni del Sud Italia. Il progetto mira a supportare oltre 300.000 PMI, contribuendo a ridurre del 30% gli attacchi informatici e a migliorare del 20% la consapevolezza di tali minacce da parte dei dipendenti.
Roberto Setola (Univ. Campus Bio-Medico) spiega a Cybersecurity Italia il progetto
“La protezione delle infrastrutture critiche”, ha spiegato a Cybersecurity Italia il prof. Setola coordinatore del progetto per l’Università Campus Bio-Medico, “passa dalla necessità di innalzare la cyber security delle loro supply chain in gran parte costituite da piccole e piccolissime imprese che non hanno gli strumenti metodologici e le risorse finanziarie per gestire questa tematica. Il progetto vuole offrire loro degli strumenti di facile utilizzo e consultazione che le possa aiutare a comprendere le minacce, e quindi fare prevenzione, così come a gestire al meglio un eventuale incidente favorendo un più rapido ripristino dell’operatività”.
La premiazione è avvenuta il 17 ottobre a Roma al termine di una serata-evento organizzata da Google dal titolo “Cybersicurezza. Una sfida per l’Italia. L’impegno di Google”.
“I rischi digitali sono trasversali e il loro superamento impone di assumere una visione di insieme e una collaborazione tra tutti. L’ACN ha fatto di questa collaborazione il perno centrale della sua azione, per rendere il Paese più resiliente e innalzarne il livello di cybersicurezza”, ha detto il Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Bruno Frattasi. “Per rispondere in maniera adeguata alle insidie digitali”, ha aggiunto Frattasi, “si richiede professionalità e svariate tecnologie avanzate, oltre ad una più matura consapevolezza cyber. L’Agenzia ha tra le sue competenze quella di stimolarne la crescita.” “L’iniziativa presentata oggi insieme a Google.org”, ha concluso il DG di ACN, “va proprio in questa direzione. Sono convinto che iniziative del genere possono dare un contributo fondamentale per promuovere idee e progetti che concorrono a rendere la nostra nazione digitalmente più sicura”.
L’altro progetto vincitore: assistente con IA generativa per la cybersicurezza delle generazioni più anziane
Il secondo progetto premiato e finanziato con un altro milione di euro da Google è quello delle Biblioteche Senza Frontiere Italia: hanno previsto un assistente con IA generativa per la cybersicurezza delle generazioni più anziane, tra i più vulnerabili ai rischi del web e delle truffe online e anche tra i maggiori soggetti di veicolazione delle fake news.
Biblioteche Senza Frontiere, supportato da Dataninja e Seedble, intende colmare il divario in materia di sicurezza informatica e fornire strumenti dedicati alle generazioni più anziane, sviluppando un sistema di avvisi sulle minacce informatiche. A questo scopo verrà creata un’applicazione con un assistente basato sull’IA generativa, focalizzata sul rafforzamento della capacità delle persone con competenze digitali limitate di rilevare e contrastare gli attacchi informatici. Il progetto intende quindi promuovere una società digitale più inclusiva, che consenta ai cittadini più anziani di navigare e accedere ai servizi online con maggiore sicurezza.
I due progetti vincitori dimostrano l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per offrire nuove opportunità per rendere la sicurezza online più accessibile e inclusiva, anche per le imprese e le generazioni anziane. Questi sono alcuni dei vantaggi dell’IA per la cybersicurezza. Ma, allo stesso tempo, l’intelligenza artificiale generativa è un alleato, purtroppo, anche per chi sferra cyber-attacchi.
Melissa Ferretti Peretti (Google Italia): “Investiamo sulla cybersicurezza made in Italy e sosteniamo progetti open source”
“Per noi la Google.org Impact Challenge, lanciata insieme all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, è, fin dall’inizio, un modo per investire sull’Italia e su innovatori italiani”, ha spiegato Melissa Ferretti Peretti, Country Manager di Google Italy e Vice President di Google. “E con l’annuncio di oggi”, ha continuato, “queste idee riceveranno fondi e saranno sviluppate non come un progetto di Google, ma come un patrimonio del nostro Paese a cui Google vuole contribuire. “Inoltre”, ha concluso Ferretti Peretti, “i progetti selezionati saranno distribuiti in modalità open source, ovvero messi a disposizione e beneficio di tutti senza costi, e Google non riceverà nessun diritto di proprietà intellettuale su di essi.”
In questo modo si concretizza il principio “Open e Sicurezza” illustrato all’inizio dell’evento alla “Lanterna” di Roma da Diego Ciulli, Head of Government Affairs and Public Policy, Google Italy.