Domande a partire dal 16 gennaio 2024. Il termine ultimo per presentare le candidature è fissato per il 26 marzo 2024 alle ore 17:00.
La Commissione europea ha aperto nuovi inviti a presentare proposte per il Programma Europa Digitale. Il primo bando da 84 milioni di euro aprirà il 16 gennaio 2024 e sarà dedicato all’intelligenza artificiale e alla sicurezza informatica.
Al lavoro su questi temi da alcuni anni, la Commissione intende affrontare i rischi generati da usi specifici dell’intelligenza artificiale attraverso una serie di norme complementari, proporzionate e flessibili. Tali norme forniranno inoltre all’Europa un ruolo guida nella definizione del gold standard globale.
“L’aumento delle minacce informatiche impone all’Unione di potenziare i sistemi di difesa. L’invito in oggetto aiuterà gli Stati europei a proteggere meglio i propri cittadini, le imprese e l’economia”, ha spiegato in una nota Margrethe Vestager, Vicepresidente Esecutivo della Commissione europea.
“La tempestività è tutto nella risposta efficace alle nuove minacce informatiche, ecco perché investiremo in nuovi progetti e soluzioni per l’IA e la sicurezza, potenziando la nostra infrastruttura SOC e realizzando un vero cyber scudo europeo”, ha invece affermato il Commissario per il mercato interno, Thierry Breton.
Come partecipare
L’invito è rivolto a imprese di grandi medie e piccole dimensioni, alle amministrazioni pubbliche, agli enti pubblici di tutti gli Stati membri, ma anche dei Paesi associati al Programma, dei Paesi appartenenti allo spazio economico europeo e all’Associazione europea di libero scambio.
Il termine ultimo per presentare le candidature è fissato per il 26 marzo 2024 alle ore 17:00.
- Per informazioni, termini e condizioni di partecipazione al bando c’è l’apposita pagina web della Commissione europea “Funding & tender opportunities”.
- Qui per inviare le domande
Manfredini (AIPSA): “Fondi insufficienti a colmare il gap tecnologico”
Critico il presidente di Aipsa, l’associazione dei Security manager delle aziende pubbliche e private, Alessandro Manfredini, sulla misura dell’unione europea.
“La Commissione europea ha stanziato 84 milioni di euro per finanziare questo tipo di progetti, ma si tratta di una dotazione largamente insufficiente a colmare il gap tecnologico e professionale che scontano in particolare le imprese italiane“, ha commentato Manfredini, aggiungendo che occorre “ripensare le politiche di sostegno e incentivo, abbandonando le misure una tantum e puntando su interventi strutturali”.
“Il nostro Paese – spiega Manfredini – ha bisogno di creare un circolo virtuoso che consenta agli imprenditori di investire sulla sicurezza e ai giovani di trovare opportunità di carriera e di crescita professionale ed economica in questo ambito. Aipsa propone di avviare un percorso di defiscalizzazione degli investimenti in sicurezza, sia che si tratti di software, dispositivi di intelligenza artificiale, corsi di formazione o acquisto di servizi di consulenza, sia che si tratti di nuove assunzioni. Investire in questo ambito deve diventare conveniente, proprio come in occasione del progetto industry 4.0 era diventato conveniente investire nella digitalizzazione. In questo modo potremo rafforzare il sistema Paese”.
“Occorre inoltre sviluppare un sistema di premialità interno alle aziende – aggiunge il presidente – che dia ai security manager la possibilità di fare carriera. Questo per incentivare i giovani a investire sulla loro formazione tecnica, professionale, ingegneristica e informatica e colmare così il gap che oggi scontiamo soprattutto nelle Pmi”.
“Mi auguro – conclude Manfredini – che il 2024 sia l’anno decisivo e la sicurezza nazionale del sistema-Paese diventi realmente una priorità per tutti”.