A prevederlo è uno dei tre emendamenti del Governo al dl Fisco (o dl Anticipi) depositato in commissione Bilancio al Senato.
Il presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il MEF, su proposta del direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale e d’intesa con il direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis), dovrà disporre ogni anno a Dis, Agenzia informazioni e sicurezza esterna (Aise) e Agenzia informazioni e sicurezza interna (Aisi), una quota dei fondi per la cybersicurezza.
A prevederlo è uno dei tre emendamenti del Governo al dl Fisco (o dl Anticipi) depositato in commissione Bilancio al Senato.
L’emendamento, presentato per l’attuazione delle misure del Piano di implementazione della Strategia nazionale di cybersicurezza di competenza di DIS, AISE e AISI, specifica che la ripartizione tra i tre organismi della quota spettante, la gestione, il monitoraggio e i controlli relativi alle risorse saranno effettuati ai sensi della legge sul Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica. La rt dell’emendamento specifica che la modifica è puramente ordinamentale e non comporta nuova spesa.
Ieri la riunione del Comitato Interministeriale per la Cybersicurezza
La notizia arriva dopo la riunione di ieri del Comitato Interministeriale per la Cybersicurezza (Cic), presieduto dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con la partecipazione del sottosegretario Alfredo Mantovano, autorità delegata per la sicurezza della Repubblica e delle amministrazioni di governo centrale con competenze in ambito cyber.
“Nel corso della riunione dell’organismo, la cui composizione e i relativi compiti sono definiti dal decreto-legge istitutivo dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale – si legge in una nota diffusa da Palazzo Chigi – è stato valutato l’attuale stato di sicurezza cibernetica alla luce della delicata situazione geopolitica internazionale relativa ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente, a seguito dei quali “si è registrato un incremento degli attacchi informatici e dell’attivismo hacker indirizzato anche verso siti istituzionali.
I lavori del Cic – cui hanno partecipato, su invito del presidente del Consiglio dei ministri, anche il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Giovanni Melillo, e il Direttore del Dipartimento Informazioni per la Sicurezza, Elisabetta Belloni – hanno “messo a fuoco e precisato le misure di salvaguardia digitali necessarie per assicurare la migliore protezione nell’attuale contesto delle infrastrutture critiche ed essenziali dell’Italia”.