Spazio e mare, le nuove sfide del Parlamento italiano per la sicurezza nazionale

Le parole di Pino Bicchielli, Commissione Difesa, Camera dei Deputati e Andrea Casu, Vicepresidente, Commissione Trasporti, Poste e TLC, Camera dei Deputati, intervenuti a Space & Underwater, la 1a edizione della Conferenza internazionale dedicata ai domìni Spazio e Subacqueo, promossa da Cybersecurity Italia,

Il Parlamento italiano si trova ad affrontare sfide cruciali in un panorama geopolitico in rapida evoluzione. L’arena spaziale e il dominio sottomarino, un tempo relegati a contesti di nicchia, stanno emergendo come teatri prioritari per la sicurezza nazionale e internazionale. Questa crescente attenzione si riflette nell’agenda parlamentare, dove temi come la difesa spaziale, la sicurezza marittima e la protezione delle infrastrutture critiche sottomarine occupano un posto di rilievo.

Spazio e sicurezza, due scenari interdipendenti

“Il tema della sicurezza ci unisce tutti” sono le parole di Pino Bicchielli, Commissione Difesa, Camera dei Deputati, che è intervenuto a Space & Underwater, la 1a edizione della Conferenza internazionale dedicata ai domìni Spazio e Subacqueo, promossa da Cybersecurity Italia, in corso a Roma. “Abbiamo avviato da poco un’indagine conoscitiva sul mondo cyber e che presto verrà pubblicata. Ad emergere più di altri è stato un tema culturale, una carenza del sistema-Paese nella conoscenza di una materia delicata, dalla sicurezza digitale a quella fisica, dello Spazio”.

Bicchielli ha ricordato che l’idea dei deputati è quella di arrivare ad una legge finale su cui ci sia la massima condivisione su argomenti strategici. “Uno dgli aspetti più importanti della giornata è aver messo insieme lo Space e l’Underwater in un quadro più ampio di sicurezza. Non bisogna perdere di vita l’insieme del grosso cambiamento che stiamo vivendo” spiega Andrea Casu, Vicepresidente, Commissione Trasporti, Poste e TLC, Camera dei Deputati. “Chi riuscirà ad occupare segmenti così rilevanti, finirà con lo svolgere un ruolo determinante a livello globale, non locale. Bisogna confrontarsi su un framework centrale, agendo collettivamente”.

Per l’indipendenza satellitare

Casu ha però sottolineato come l’Italia non debba agire da sola. “L’Europa deve portare avanti una strategia comune, ponendoci come attori centrali. Almeno per dimensione del dominio satellitare c’è un elefante nella stanza che non possiamo ignorare: Musk, che con Starlink si avvia verso il monopolio dei lanci satellitari”. Serve allora puntare su una strategia del blocco, IRIS, su cui l’Europa sta investendo quasi 10 miliardi di euro. IRIS 2, acronimo di Infrastructure for Resilience, Interconnectivity and Security by Satellite, è un’iniziativa dell’Unione Europea che mira a creare una costellazione di satelliti per fornire servizi di comunicazione sicuri.

Il tema della sovranità tecnologica non è da sottovalutare. “Se la perdiamo, possiamo essere i paesi più evoluti del mondo ma resteremmo sempre indietro” afferma Bicchielli. “Siamo di fronte ad un grande bivio: l’obiettivo dell’indipendenza vuol dire non potersi appoggiare solo sui più forti ma creare una strategia satellitare europea, colmando i ritardi” conclude Casu.

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