Sicurezza dei cavi sottomarini, Biagino Costanzo (CISINT): “Essenziale implementare sistemi di monitoraggio capaci di rilevare anticipatamente le minacce”

L’intervista di Prof. Biagino Costanzo, Research Analyst di CISINT – Centro Italiano di Strategia e Intelligence e Presidente di Knosso (Knowledge for Safe and Secure Organization) su minacce e delle strategie di difesa dei cavi sottomarini.

Estratto dell’articolo pubblicato originariamente sulla testata giornalistica Key4biz.it

Un quadro globale del dominio sottomarino, con particolare attenzione per il ruolo sempre più centrale dell’Italia, che si trova al centro del Mediterraneo. Sotto la superficie dell’acqua, sui fondali del Mare Nostrum, scorrono migliaia di chilometri di cavi che contengono le fibre su cui transita il 16% del traffico Internet globale. Delle minacce e delle strategie di difesa, nonché delle possibilità di business del dominio Underwater e dei cavi sottomarini ne abbiamo parlato con il Prof. Biagino Costanzo, Research Analyst di CISINT – Centro Italiano di Strategia e Intelligence e Presidente di Knosso (Knowledge for Safe and Secure Organization).

Key4biz. Cavi sottomarini, si tratta di infrastrutture critiche e il 90% delle comunicazioni Internet passa nei cavi sotto il mare. Come si pone l’Italia di fronte a questa situazione?

Biagino Costanzo. Vista la posizione strategica nel Mediterraneo e non solo, il nostro Paese si candida a svolgere un ruolo cruciale e strategico. Nel mar Mediterraneo viene ospitato circa il 16% del traffico Internet mondiale; a ciò si aggiunge il Piano Mattei nell’ambito della politica estera italiana. Inoltre lo scorso 12 dicembre 2023, a La Spezia, è stato costituito il Polo Nazionale della dimensione subacquea, che punta a diventare un hub strategico. Esso nasce sotto l’egida della Marina militare, con l’obiettivo di diventare un incubatore delle conoscenze e delle tecnologie necessarie per esplorare la dimensione sottomarina e difendere le sue infrastrutture critiche. La governance del Polo sarà interministeriale e si fonderà sulla cooperazione tra strutture pubbliche e private, secondo una logica di sistema che riunirà la marina Militare, il mondo accademico, scientifico e l’industria.

Key4biz. Quali sono i rischi principali per i cavi sottomarini? Rischi antropici? Rischi naturali? Come difendersi?

Biagino Costanzo. In linea generale, i rischi che minacciano l’integrità e quindi la funzionalità dei cavi sottomarini possono essere di quattro tipologie. Possono infatti accadere danneggiamenti involontari causati da alcune metodologie di pesca ma questo rappresenta forse lo scenario meno frequente. Possono accadere veri e propri sabotaggi e manomissioni laddove i cavi giacciono sulla terraferma (in quanto esposti e quindi più vulnerabili). Oppure, possono essere lanciati attacchi di tipo cyber alle infrastrutture informatiche che gestiscono la rete di cavi. In ultimo, occorre anche tenere in considerazione i danni derivanti da eventi naturali come frane sottomarine, eruzioni vulcaniche, uragani e correnti anomale. Questi fenomeni possono avere un impatto anche molto ampio, col rischio annesso di un conseguente isolamento di intere regioni del nostro emisfero.

Key4biz. Ci può fare qualche esempio ulteriore?

Biagino Costanzo. Come affermo nel mio ultimo libro “IL Cigno è grigio” (Rubbettino Editore ndr) dove in alcuni scritti esamino ed evidenzio i vari rischi e le minacce globali alla sicurezza dei nostri Paesi e cerco di individuare, in base ad anni di esperienza, il migliore modo di mettere in atto tutte le azioni per mitigare e prevenire il disastro e quindi, anche e soprattutto, quando parliamo di queste tipologie di infrastrutture bisogna far di conto di rischi alti di varia natura e prevenire gli incidenti.

L’accesso ai dati e la capacità di proteggerne l’integrità sono vitali per la sicurezza e il nostro vivere quotidiano. Mentre il 5G e l’intelligenza artificiale sono destinati a trasformare le nostre società in reti altamente integrate, lungo le dorsali oceaniche scorre un ininterrotto flusso di dati di cui è necessario garantire integrità e protezione.

Key4biz. Come migliorare i sistemi di controllo dei cavi?

Biagino Costanzo. Data la vastità, appunto, delle reti di cavi sottomarini e il crescente rischio di minacce ibride, individuare eventuali atti di sabotaggio può risultare problematico, soprattutto nelle regioni remote e profonde dei mari internazionali. Pertanto, è essenziale implementare sistemi di monitoraggio e reazione capaci di rilevare anticipatamente le minacce emergenti per garantire l’integrità fisica dei cavi e la sicurezza delle informazioni trasmesse.

Ulteriori elementi di criticità, poi, si riscontrano nella tendenza a utilizzare rotte prestabilite nella posa dei cavi, creando punti di strozzatura che, in caso di eventi naturali o di attacchi, espongono intere reti di cavi al rischio di collasso e, quindi, al blocco delle comunicazioni tra una miriade di Paesi.

Le strozzature dei cavi rappresentano un rischio anche nei punti di atterraggio sulla terraferma. Si pensi, ad esempio, ai casi di atti terroristici o di operazioni di intelligence finalizzate a installare dispositivi per registrare o sottrarre dati…

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