Dall’inizio della pandemia di Coronavirus si sono registrati in tutto il mondo anche una impennata di attacchi cyber rivolti alla sanità, dagli ospedali, cliniche universitarie e realtà di ricerca che gestiscono dati sensibili e fondamentali per la missione di soccorso in atto contro il Covid-19.
A tal proposito, oggi, il Comitato della Croce Rossa, in una lettera aperta pubblicata sul Guardian e sul New York Times, firmata da oltre 40 personalità tra politici, imprenditori e accademici, chiede ai governi di impegnarsi per fermare gli attacchi informatici che prendono di mira ospedali e centri di ricerca di medica, e che “mettono a rischio vite umane“, in un momento di emergenza globale legato alla pandemia.
L’appello della Croce Rossa
“Facciamo appello ai governi affinché intraprendano azioni immediate e risolute per fermare i cyberattacchi” alla sanità, è l’incipit della lettera firmata dal presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa Peter Maurer e, tra gli altri, dall’ex segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, da alcuni Nobel per la pace tra cui Mikhail Gorbachev e Desmund Tutu, dall’ex segretario di Stato Usa Madeleine Albright e dal presidente di Microsoft Brad Smith.
“I governi dovrebbero lavorare insieme, anche all’Onu, per riconfermare e reimpegnarsi – si legge – su norme internazionali che vietano tali azioni”.
L’attacco informatico in Repubblica Ceca
Negli ultimi mesi i criminali informatici hanno preso di mira gli ospedali attraverso malware e ransomware, di solito in schemi per estorcerli o trattenere il loro riscatto di dati. Gruppi di hacking più sofisticati, come quelli associati ai Governi, hanno anche preso di mira i centri di ricerca medica per rubare dati preziosi sui trattamenti COVID-19.
La richiesta arriva un mese dopo che la Repubblica Ceca ha dichiarato che l’University Hospital di Brno era stato oggetto di attacchi informatici.
I sistemi informatici dell’ospedale, il secondo più grande del Paese, sono stati messi ko lo scorso marzo a causa di un attacco informatico che li ha colpiti nelle prime ore del giorno. L
o University Hospital Brno ospita uno dei 18 laboratori in Repubblica Ceca deputato ai test sul nuovo Coronavirus, impegnato in quei giorni nello svolgimento di 20 test al giorno per verificare eventuali positività.