In occasione del Safer Internet Day – giornata internazionale di sensibilizzazione circa l’uso sicuro e consapevole della Rete, istituita nel 2004 dall’Unione europea – il Cybersecurity National Lab del CINI (Consorzio interuniversitario nazionale per l’informatica) ha partecipato alla conferenza finale del Lead Online Eu project, che si è svolta presso gli uffici di rappresentanza della Regione Umbria a Bruxelles, con l’obiettivo di condividere le ultime novità su come creare uno spazio online più sicuro e inclusivo e conoscere gli innovativi strumenti sviluppati per contrastare l’hate speech.
A questo importante momento di confronto, che ha restituito i risultati del progetto in cui sono stati coinvolti 7 Paesi membri dell’Unione europea, tra cui l’Italia (gli altri sono Austria, Bulgaria, Cipro, Croazia, Grecia e Romania), ha partecipato Paolo Prinetto, direttore del Cybersecurity National Lab, che ha presentato le iniziative di formazione e gioco “The Big Game”, che coinvolgono ogni anno circa 10mila studenti che, giocando, imparano a riconoscere i rischi della Rete e a usarla in modo consapevole. Per la delegazione italiana erano presenti anche Sonia Montegiove, coordinatrice del progetto Cybertrials del Cybersecurity National Lab; Gabriella Ceccarelli della Regione Umbria sede di Bruxelles; Sylvia Liuti e Giulia Soldati di Forma.Azione e Fabiana Cruciani, dirigente dell’Istituto di Istruzine Superiore Volta di Perugia. Presente, inoltre, Tommaso Chiamparino, Policy officer Fundamental rights della Commissione europea.
“Per contrastare la diffusione dell’odio online e favorire un uso corretto degli strumenti di comunicazione digitale – ha commentato il direttore Prinetto – occorre lavorare sulle competenze digitali. Come laboratorio siamo impegnati da anni su questo fronte e abbiamo voluto proporre lo strumento di autovalutazione circa la propria consapevolezza sull’uso del linguaggio inclusivo, realizzato grazie al progetto, ai giovani impegnati nei nostri programmi e ai docenti dei nostri corsi di formazione sulla cybersicurezza”.
Lead Online Eu project, finanziato dal programma Cerv dell’Unione europea, ha avuto come obiettivo principale quello di rafforzare il pensiero critico e l’alfabetizzazione digitale e ai media di ragazzi di un’età compresa tra i 14 e i 19 anni, insegnanti, attivisti sui social, giornalisti e Ong per quanto riguarda il contrasto all’odio online, anche con strumenti innovativi. Tra questi, uno strumento di autovalutazione, cioè un questionario online per capire il proprio punto di partenza per quando riguarda l’hate speech e le proprie conoscenze. Un altro tool del progetto è stato un gioco interattivo per calarsi in situazioni realistiche di episodi di odio online alle quali si può reagire. In base alle proprie reazioni, i partecipanti hanno ricevuto dei feedback che danno la misura dell’efficacia delle azioni effettuate nel corso del gioco.
Capofila del progetto è stato Sda (Sofia development association), e tra altri partner c’è stato Forma.Azione che ha coinvolto gli stakeholder italiani.
L’evento conclusivo a Bruxelles ha previsto tavole rotonde che hanno riunito esperti di alfabetizzazione digitale, mondo dei media e associazioni impegnate ogni giorno contro l’odio in rete e ha dato l’opportunità di fare network con organizzazioni da tutta Europa e di scambiare idee su come diffondere le migliori pratiche a livello continentale, con l’intenzione di tracciare una roadmap per un futuro online più equo e inclusivo per tutti.