La loro diffusione e il loro sviluppo tecnologico sono andati oltre ogni rosea previsione: i robot del sesso, oggi, sono molto più comuni di quanto si potesse immaginare solo pochi anni fa.
Era il 2015 quando le dichiarazioni di una psicologa inglese, che prevedeva sesso tra umani e robot come qualcosa di ordinario entro i successivi 70 anni, apparivano sconcertanti. A due anni di distanza, invece, i ‘robot del sesso’ sono sempre più diffusi e innovativi: a Barcellona è possibile visitare un bordello con la sexy bambole robot, c’è chi le usa per ‘rimorchiare’ e sono stati introdotti robot ultra-tecnologici anche per le donne.
Proprio per questo motivo la stima della psicologa Helen Driscoll è stata drasticamente abbassata: le bambole-robot sono sempre più realistiche e funzionali, in grado di compiere potenzialmente qualsiasi pratica sessuale. C’è però un grande problema per quanto riguarda la sicurezza: per diverso tempo si è parlato della possibilità, da parte degli ‘hacker’, di entrare in controllo dei robot per spiare i loro proprietari. Un allarme considerevole, che però è nulla rispetto a quanto temuto dal dottor Nick Patterson, insegnante accademico britannico e tra i massimi esperti mondiale di cyber-sicurezza.
L’allarme, lanciato dall’esperto al Daily Star, è stato ripreso anche da Metro. «Le bambole-robot destinate al sesso sono sempre più tecnologiche e innovative, è un’intelligenza artificiale sempre più sofisticata» – ha spiegato Patterson – «C’è un rischio concreto che hacker esperti possano impadronirsi e controllare questo tipo di robot ed eseguire azioni molto pericolose, come quello di afferrare e brandire coltelli o altri oggetti in grado di uccidere».