Il direttore del National Cyber Security Centre invita a non utilizzare più i prodotti Kaspersky sui sistemi contenenti informazioni vitali per la sicurezza nazionale ma avvia comunque un dialogo con la società russa.
Una nuova tegola si abbatte su Kaspersky. Il National Cyber Security Centre britannico ha infatti dichiarato che i prodotti per la sicurezza di aziende russe non dovrebbero essere utilizzati sui sistemi che ospitano informazioni sensibili e dati che se cadessero nelle mani del governo del Cremlino potrebbero rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale.
L’agenzia governativa inglese ha aggiunto di aver avviato un colloquio con Kaspersky affinché la società possa mettere a disposizione delle autorità d’Oltremanica un sistema per la verifica del codice utilizzato dai programmi per la sicurezza informatica.
La posizione assunta a Londra appare maggiormente dialogante rispetto alla “defenestrazione” dei prodotti Kaspersky alla quale si è assistito, nei mesi scorsi, negli Stati Uniti.
Kaspersky ha sempre fermamente rispedito al mittente qualunque accusa di connivenza con il governo di Vladimir Putin avviando anche un’iniziativa per dimostrare l’affidabilità dei suoi prodotti e l’assoluta trasparenza dell’azienda: Kaspersky apre il codice sorgente dei suoi prodotti per rispondere alle accuse USA.