L’allarme è stato lanciato dagli esperti del Clusit, l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, con la presentazione in anteprima della quattordicesima edizione del Rapporto Clusit sulla sicurezza Ict.
È a rischio la sopravvivenza della società digitale a causa dei continui attacchi informatici con impatto significativo rilevati a livello globale, che vanno a comporre una curva di crescita che non vede flessioni, con un picco del +38% nel 2018, anno in cui si sono registrati 1.552 attacchi gravi, con una media di 129 al mese. L’allarme è stato lanciato dagli esperti del Clusit, l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, con la presentazione in anteprima della quattordicesima edizione del Rapporto Clusit sulla sicurezza Ict.
“Saranno le prossime scelte in ambito di sicurezza cibernetica a determinare le probabilità di sopravvivenza della nostra attuale società digitale”, ha avvertito Andrea Zapparoli Manzoni, membro del Comitato Direttivo Clusit, tra gli autori del Rapporto Clusit. “Al cuore della questione c’è una criticità che è sia culturale che economica: abbiamo costruito la nostra civiltà digitale senza tenere conto dei costi correlati alla sua tutela e difesa, secondo un modello di business che non li prevede, se non in modo residuale e, ove possibile, li evita o li minimizza. Di conseguenza queste risorse non sono disponibili, e oggi nel mondo si investe per la cyber security un decimo di quanto si dovrebbe ragionevolmente spendere”, ha concluso Zapparoli Manzoni.
Cyber attacchi nel 2018: chi viene colpito e perché. A repentaglio la Sanità: attacchi gravi cresciuti del 99% in 1 anno
Negli ultimi dodici mesi la Sanità ha subito l’incremento maggiore degli attacchi, pari al 99% rispetto al 2017. Nel 96% dei casi gli attacchi a questo settore hanno avuto finalità cybercriminali e di furto di dati personali.
Segue il settore pubblico, con il 41%…