Il ransomware del 4 luglio
Gli effetti diretti ed indiretti dell’attacco informatico dello scorso fine settimana negli Stati Uniti, in occasione delle celebrazioni della Festa del 4 luglio, si stanno valutando molto seriamente anche in altri Paesi del mondo, tra cui la Svezia.
Molto probabilmente, stando alle ricostruzioni in corso degli eventi, un’affiliata della banda REvil, con sede operativa in Russia, ha attaccato Kaesya, piattaforma software per il monitoraggio e la gestione remota delle infrastrutture IT, che a sua volta rifornisce di kit di cybersecurity una grande quantità di aziende negli Stati Uniti e nel resto del mondo.
Domenica, i cyber criminali hanno chiesto 70 milioni di dollari in cambio di un sistema di decrittazione globale con cui liberare tutti i record di file e i sistemi presi in ostaggio.
In Europa numerose aziende sono rimaste vittime di quest’operazione criminale, molte delle quali in Svezia, dove sembra siano rimasti colpiti diversi servizi considerati fondamentali per la comunità.
Colpita la Svezia
Ieri il ministro della Difesa, Peter Hultqvist, ha lamentato “un grave attacco ai servizi basilari della società svedese”, riferendosi alla chiusura dei negozi della catena alimentare COOP, ma anche catene di farmacie, di distributori di benzina, stazioni ferroviarie statali e la stessa emittente televisiva pubblica SVT hanno subito lo stesso destino.
“Tutto questo ha dimostrato quanto fragile sia il nostro sistema quando si parla di sicurezza informatica e quanto sia importante lavorare sodo per sviluppare nuove capacità di difesa, più efficaci ed affidabili”, ha aggiunto il ministro svedese.
Secondo l’agenzia di stampa dpa anche in Germania una società di servizi IT, di cui non è stato diffuso il nome, ha confermato alle autorità nazionali di essere stata vittima dell’attacco e che molto probabilmente lo sono anche migliaia dei suoi clienti.
Anche in Olanda sono state colpite due grandi società di servizi IT, VelzArt e Hoppenbrouwer Techniek.
Ulteriori problemi sono stati segnalati da ESET in altri Paesi del mondo, come Regno Unito, Sudafrica, Canada, Argentina, Messico, Indonesia, Nuova Zelanda e Kenya.