Lo afferma il rapporto Cybereason Global Ransomware Study, uno studio basato su interviste a 1263 esperti di sicurezza informatica in Usa, Gran Bretagna, Spagna, Germania, Francia, Emirati Arabi Uniti e Singapore
L’80% di chi paga dopo aver subito un attacco ransomware è poi colpito da un secondo attacco, nella metà dei casi da parte degli stessi soggetti del primo.
Lo afferma il rapporto Cybereason Global Ransomware Study, uno studio basato su interviste a 1263 esperti di sicurezza informatica in Usa, Gran Bretagna, Spagna, Germania, Francia, Emirati Arabi Uniti e Singapore. Il 66% di chi ha subito attacchi, rileva la survey, ha avuto perdite economiche, il 53% lamenta un danno d’immagine per la propria compagnia, il 29% una riduzione della forza lavoro e in un quarto dei casi l’attacco ha portato ad una chiusura dell’azienda.
Tra le soluzioni più adottate ci sono il training del personale (48%), l’aggiornamento delle protezioni di sicurezza (48%), il backup dei dati (43%) e lo scanning delle email (41%).
Secondo il report l’Fbi ha riportato un aumento del 225% delle perdite totali dovute al ransomware. Secondo Cybersecurity Ventures le aziende sono sotto attacco ogni 11 secondi, in media, e le perdite raggiungeranno quest’anno i 20 miliardi di dollari nel mondo.