Scandalo a Copenhagen: la Danimarca avrebbe aiutato l’Agenzia per la sicurezza nazionale americana (Nsa) a spiare funzionari e politici tedeschi, francesi, svedesi e norvegesi di alto profilo. L’emittente pubblica danese DR rivela tutto in un dossier. Snowden: “Biden al tempo era vicepresidente, non poteva non sapere”.
Ancora una volta si torna a parlare di Nsa, l’Agenzia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, e di attività di cyberspionaggio ai danni di funzionari e politici europei di alto profilo, tra cui parlamentari francesi, norvegesi, svedesi e tedeschi, tra cui nomi di grande spicco istituzionale, come la cancelliera Angela Merkel, ma anche l’ex presidente Frank-Walter Steinmeier e l’ex ministro delle Finanze Peer Steinbrueck.
Per arrivare a questo, si legge su diversi media internazionali, tra cui BBC e Politico, l’Nsa si è fatta aiutare dai servizi segreti della Danimarca o almeno da quelli “deviati” (come li chiama da sempre la stampa italiana).
L’emittente pubblica danese DR (Danmarks Radio) ha rivelato il caso, relativo ad un’indagine interna sempre dei servizi del 2015, mentre il dossier è nelle mani anche di altri media dei Paesi coinvolti dall’azione di spionaggio, come Le Monde per la Francia, la ‘Suddeutsche Zeitung’ e i canali tv tedeschi Ndr, Wdr, svedese Svt e norvegese Nrk.
La Danimarca è terminal di cavi internet sottomarini da e per Norvegia, Francia, Svezia e Germania, motivo per cui l’Nsa ha effettuato forti pressioni proprio sull’Agenzia di Intelligence della Difesa danese (FE) per portare avanti l’azione di cyberspionaggio.
Il ministro della Difesa danese, Trine Bramsen, ha riferito alla DR che “le intercettazioni sistematiche di Paesi alleati sono inaccettabili“.
“E’ grottesco essere spiati dai servizi di intelligence di un Paese amico, lo ritengo assolutamente scandaloso”, ha commentato Steinbrueck all’emittente tedesca ARD.
Il ministro della Difesa svedese Peter Hultqvist ha dichiarato all’emittente svedese SV “di aver chiesto spiegazioni alla Danimarca su quanto accaduto”, mentre il collega norvegese, Frank Bakke-Jensen, ha detto di prendere molto sul serio la faccenda.
I fatti dovrebbero risalire al periodo 2012-2014, durante i quali l’attuale Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, era vicepresidente sotto l’amministrazione guidata da Barak Obama.
Cosa che secondo Edward Snowden fa di Biden persona a conoscenza dei fatti. Snowden è l’informatico ex collaboratore dell’Nsa che per primo nel 2013 denunciò al mondo la sorveglianza di massa digitale messa in pratica dall’Agenzia americana, che passò alla storia con il nome di “Datagate”.
L’anno scorso la Corte di Appello USA ha riconosciuto Snowden innocente dalle accuse di alto tradimento (l’ex Presidente USA, Donald Trump, non esitò a dichiarare Snowden degno di una condanna a morte), ribandendo l’illegalità invece delle azioni dell’Nsa.