La prima puntata è stata messa online nella notte tra venerdì e sabato, su PirateBay, altre nove sono state caricate sabato mattina. Le altre presto arriveranno. Almeno questa è la minaccia con cui un hacker, o forse un gruppo di hacker, tiene in scacco Netflix
E’ la nuova frontiera del ricatto, quasi un sequestro di persona, anche se a venir ‘sequestrate’ sono delle serie tv, non delle persone in carne e ossa. Con l’avvento delle nuove tecnologie – internet e social network in primis – il rischio di cadere nella rete di hacker o criminali più o meno organizzati è cresciuta a dismisura.
Conosciamo bene, purtroppo, gli effetti che può avere un video ‘particolare’ condiviso con uno sconosciuto online – ma, ahimè, anche con un conoscente – e che poi viene diffuso. O viene minacciato di venir diffuso, in cambio di soldi o di favori di altro tipo. Ma non sono solo ingenue ragazze a finire nella rete, perché anche un colosso come Netflix può finire sotto ricatto.
E’ successo, infatti, l’altro giorno, quando un hacker ha rubato le nuove puntate di una delle serie tv più importanti del sito web di streaming, minacciando di diffonderle online se Netflix non pagava. E, non avendo pagato, la prima puntata è stata messa online nella notte tra venerdì e sabato, su PirateBay, altre nove sono state caricate sabato mattina. Parliamo di “Orange is the new black” la serie tv ideata da Jenji Kohan e prodotta da Lionsgate Television e che si svolge in un carcere femminile.
La messa in rete delle nuova stagione, attesissima, era prevista per il 9 giugno, ma ora gli appassionati possono scaricare senza problemi le prime dieci puntate su PirateBay. E l’hacker, che si fa chiamare The Dark Overlod, (Il signore dell’oscuro), minaccia di continuare il suo lavoro. Pubblicando online le altre puntate della serie, ma anche di colpire gli altri grandi network, non per forza solo quelli online, come Netflix.
“Chi sarà il prossimo della lista? FOX, IFC, NAT GEO, e ABC. Oh quanto ci divertiremo.. non stiamo giocando!” ha twittato The Dark Overlod. Sulle sue tracce si è subito messa l’FBI, ma i grandi colossi tv e web tremano. In ballo ci sono milioni di dollari di diritti tv che rischiano di venir bruciati.