“Si può dire che l’attacco al MiTe è stato fermato in un momento in cui non aveva ancora dispiegato tutta la sua capacità distruttiva”, ha dichiarato il dg dell’ACN Roberto Baldoni.
Il sito web del Ministero della Transizione Ecologica (MITE) è tornato online dopo più di tre giorni di blackout totale. Il 6 aprile, intervistato da Radio Uno, il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, aveva annunciato la sospensione di tutti i sistemi informatici del ministero a causa della rilevazione di minacce esterne sulla rete informatica.
“Al momento sono in corso accertamenti sulla natura dell’attacco e approfondimenti anche in relazione ad un’eventuale esfiltrazione di dati, rispetto alla quale, allo stato, non emergono evidenze”, ha comunicato il MiTe in una nota.
Per il ministro Cingolani “questo attacco conferma ancora una volta l’importanza e l’urgenza di avere nella Pubblica Amministrazione strutture informatiche che rispettino principi di cyber sicurezza allo stato dell’arte”.
Subito dopo l’accaduto il direttore generale dell’ACN, Roberto Baldoni, ha parlato dell’estrema vulnerabilità dei sistemi digitali della PA. “E’ indispensabile un percorso virtuoso di risanamento che vede in prima linea l’Agenzia per la Cybersicurezza, ma anche tutti gli altri soggetti ad ogni titolo coinvolti. Si tratta di un processo lungo e graduale che passa per misure tecniche, organizzative, investimenti anche in termini di assunzione, formazione e consapevolezza del personale”.
Intervistato nel corso della seconda giornata dell’evento di Sky TG24 Live In Bari dello scorso 9 aprile ha aggiunto: “C’è un’indagine in corso. Si può dire che è stato fermato in un momento in cui non aveva ancora dispiegato tutta la sua capacità distruttiva. Da oggi sono già stati messi on line alcuni componenti dell’infrastruttura digitale del ministero”. Poi spiega: “Le aziende che hanno subito attacchi hacker devono fare un report”.
“Ci sono state tre grandi ondate di cyber attacchi il 14 gennaio, il 14 e il 24 febbraio. Noi pensiamo che l’attore russo non abbia dispiegato completamente la sua capacità in questo settore – ha aggiunto Baldoni – Quindi, tutte le agenzie occidentali stanno in massima allerta con condivisione di informazione continua perché rispondere a quel tipo di attacchi significa anche scambiarsi più informazioni nel più breve tempo possibile per stimolare e alzare la difesa”.