Gli hacker stanno prendendo di mira iPhone e Mac. Come sottolinea il report Check Point, società leader nel settore della sicurezza informatica, computer e smartphone della casa di Cupertino hanno visto un aumento del 400% per quanto riguarda gli attacchi hacker di tipo criptomining.
Fino a qualche mese fa i cyber criminali preferivano attaccare quasi esclusivamente i telefoni con sistema operativo Android, perché usato da più utenti e perché più facile da hackerare rispetto a iOS. Ora però vista la continua crescita del fenomeno del criptomining, ossia i malware che sfruttano la capacità di calcolo dei nostri dispositivi per far guadagnare ai cyber criminali dei Bitcoin o altre monete virtuali, anche i Mac e gli iPhone sono presi di mira dagli hacker. Il malware usato per sabotare iPhone e Mac è lo stesso che ha colpito anche il mondo Android, ossia Coinhive. Che è il malware di criptomining più usato al mondo già nel 2017.
I numeri del criptomining su iPhone e Mac
Da settembre 2018, stando all’analisi di Check Point, Coinhive ha colpito il 19% delle organizzazioni di tutto il mondo, mentre in Italia ha interessato il 17% delle imprese, con un aumento del 4% rispetto al mese precedente. I ricercatori di Check Point hanno inoltre osservato un significativo aumento di questa tipologia di attacco contro PC e dispositivi che utilizzano Safari, il browser principale utilizzato dai dispositivi Apple. Il problema è che oltre a Coinhive ci sono moltissimi altri virus per il criptomining che stanno iniziando a spostarsi dal mondo Android anche a quello iOS e MacOS. Per esempio, Criptoloot, un malware che utilizza la potenza della CPU o della GPU della vittima e le risorse esistenti per il mining di criptovalute aggiungendo transazioni alla blockchain e rilasciando nuova valuta, è diventato il terzo attacco hacker più diffuso a settembre 2018 su tutte le piattaforme.
Per anni gli utenti con un device Apple hanno pensato che la loro sicurezza informatica fosse quasi al 100% al sicuro. La diffusione di questi nuovi malware per generare criptovalute invece sta mettendo in allerta anche i possessori di iPhone o Mac. Al momento la falla di sicurezza sembra essere presente su Safari ed è probabile che a breve Cupertino con una patch risolva il problema. Ma il fenomeno del criptomining è ormai così diffuso, anche nel mondo iOS e MacOS, che per Apple rappresenterà una nuova importante sfida per mantenere al sicuro i propri utenti.