Tutto il governo, compresa la cancelliera Angela Merkel, è stato colpito dall’attacco hacker“ che ha preso di mira Bundestag, parlamenti federali, rappresentanti Ue, ma anche giornalisti e artisti tedeschi, con la diffusione su Twitter di mille file di dati personali e documenti interni.
È quanto riporta la Bild. “Sono state pubblicate mail private, ma anche numeri di cellulari e indirizzi privati”, ha precisato il quotidiano tedesco, secondo cui l’attacco è andato avanti fino alla fine dello scorso ottobre scorso, ma al momento non è ancora chiaro quando sia partito, né da parte di chi. La portavoce di Merkel, Martina Fietz, ha dichiarato: “nessun dato sensibile della cancelliera sono nel materiale hackerato e poi messo online, dove potrebbero aver aggiunto anche dati falsi. Angela Merkel ha saputo giovedì sera dell’attacco hacker e il governo federale prende l’incidente molto molto seriamente.”
I dettagli del maxi attacco informatico
Nel mega cyberattacco, che ha riguardato tutti i partiti, tranne l’ultradestra, sono stati coinvolti infatti Cdu, Csu, Spd Verdi, Fdp e Linke, ma non l’Afd. Lo riportano i media locali, riprendendo una notizia dell’emittente Rbb.
Sarebbero stati pubblicati numeri di cellulari, dati di carte d’identità, chat, lettere, conti e informazioni di carte di credito, secondo quanto si legge in una nota dell’emittente radio. Tutto questo materiale è stato pubblicato attraverso un account Twitter che si autodefinisce “un artista di satira e ironia”, ma anche come “Security Researching”.
I dati sarebbero stati disponibili su internet già a Natale, ma i gruppi parlamentari dei partiti coinvolti sono stati avvertiti soltanto ieri. La matrice dell’attacco non è ancora stata chiarita. Resta anche ancora da verificare inoltre se i dati pubblicati siano effettivamente autentici. Secondo la Bild on line, sono stati oggetto del cyberattacco anche il presidente della Repubblica federale Frank-Walter Steinmeier e alcuni giornalisti e moderatori. Sul caso stanno indagando i Servizi interni, che starebbe scambiando informazioni con i colleghi di altri paesi. Fra i possibili sospettati, scrive ancora il tabloid, la Russia, luogo d’origine di numerosi attacchi hacker negli ultimi anni in Germania, ma anche gruppi dell’estrema destra tedesca.
Il numero dei parlamentari coinvolti
Bild rende infine noto il numero dei parlamentari coinvolti, per partito: nell’Unione sono stati hackerati 405 deputati del Bundestag del parlamento Ue e dei parlamenti regionali; nell’SPD 294, nei Verdi 105, nella Linke almeno 82, e nell’Fdp 28. Dalle prime indagini risulterebbe che gli hacker abbiano rubato le password ai politici e ai giornalisti hackerando Outlook, il programma mail di Microsoft e tentando poi di accedere anche ai loro profili social, ai loro conti e ad altri programmi con le stesse password.