Nella versione Android Nougat 7.1, Google ha inserito una modalità contro i malware che si attiva premendo quattro volte il tasto indietro
Android negli ultimi tempi sta riscontrando due grandi problematiche. L’eccesiva frammentazione del suo sviluppo, dettata dai vari produttori e soprattutto i continui attacchi hacker subiti dagli utenti. Il primo aspetto è più difficile da risolvere mentre per il secondo Google sta pianificando delle funzioni su Nougat 7.1.
Google negli ultimi tempi ha sviluppato degli algoritmi per controllare i codici maligni che si nascondono sulle applicazioni presenti sul Play Store. Va detto che Mountain View è riuscita a diminuire il numero di attacchi totali ma il controllo efficace delle app di terze parti continua ad essere un nervo scoperto. Per migliorare l’esperienza dell’utente gli sviluppatori dell’azienda hanno pensato di creare una sorta di pulsante antipanico da usare in caso di attacco hacker. Una funzione che al momento sarà disponibile solo sugli smartphone che girano conAndroid Nougat 7.1.
Questa nuova funzione potrebbe sembrare ridicola, ma l’idea di base per questa caratteristica è azzeccata. Ad esempio, diverse categorie di malware, come i ransomware, bloccano e stravolgono gli elementi visualizzati sullo schermo del telefono e impediscono agli utenti di uscire attraverso il pulsante Home o il pulsante Indietro. In casi come questi gli utenti di solito premono ripetutamente il pulsante indietro. Per questo gli sviluppatori Google hanno definito questa tecnica come “modalità panico”. In pratica il telefono riconosce quando l’utente preme troppe volte e continuamente il tasto indietro. La modalità si attiva dopo quattro click ripetuti. Una volta attivata la modalità antipanico, l’utente verrà reindirizzato sulla home e la schermata dell’app verrà chiusa forzatamente. A questo punto sarà l’utente a poter svolgere le azioni necessarie per arrestare il malware. Secondo gli esperti di sicurezza informatica però esistono molti virus che al momento possono raggirare questa nuova funzione. Vedremo come risponderà Google a queste ulteriori critiche.