Nella vita di tutti i giorni prendiamo delle precauzioni. Usciamo prima di casa se dobbiamo muoverci in mezzo al traffico, usiamo delle presine per prendere qualcosa di caldo in cucina oppure mettiamo una sciarpa se tira un vento freddo. E online? Ecco i 10 comandamenti per la nostra sicurezza informatica.
Come abbiamo detto più volte la nostra sicurezza è in pericolo nella vita reale così come durante la nostra presenza in Rete. Anzi, al giorno d’oggi, per un malintenzionato è più facile rubare dei nostri dati e le nostre informazioni più riservate attraverso Internet rispetto alla vita reale. Il problema principale riguarda le precauzioni: nessuno si attiva per tutelare i propri dati personali durante l’uso dei vari dispositivi elettronici. Spesso tendiamo a sottovalutare i pericoli online. Ed è proprio in questo modo che si finisce vittime di un attacco hacker. Vediamo allora i 10 consigli per difendersi quotidianamente dai pirati informatici e aumentare la propria sicurezza informatica.
Sicurezza informatica e connessioni pubbliche
Salvo situazioni di emergenza o di estrema necessità evitiamo sempre di usare le connessioni pubbliche e quelle non protette. Soprattutto in grandi spazi pubblici come stazioni, centri commerciali o aeroporti. Gli hacker usano queste Reti per monitorare la nostra navigazione e rubare le nostre informazioni. Se proprio dobbiamo usare una rete non protetta evitiamo di accedere agli account dei nostri social network o al nostro indirizzo di posta elettronica. E soprattutto evitiamo di effettuare pagamenti o di monitorare il saldo bancario tramite app. Un consiglio in più poi è quello di usare sempre una VPN per tutelare la nostra privacy e proteggere la nostra navigazione.
Non abilitare le Macro
I malware allegati a documenti Word sono un classico dei cyber criminali. Questo tipo di attacco era sparito dalla circolazione negli anni passati ma recentemente è tornato di moda. Soprattutto sui Mac. Attenzione allora quando apriamo un documento Word, che ci sembra essere importante per lavoro o altro, e ci chiede di abilitare le Macro, non facciamolo altrimenti diamo il via libera al virus, che infetterà il nostro dispositivo.
Attenzione agli allegati
Lo abbiamo detto più volte: uno dei pericoli maggiori per la nostra sicurezza informatica sono gli allegati ricevuti via email. Prestiamo sempre attenzione al mittente del messaggio, alle volte sembra un documento di lavoro, della banca o della società del gas, e invece si tratta semplicemente di un cyber criminale. Attenzione anche agli allegati ricevuti dagli amici: potrebbero essere stati infettati da un virus che cerca di prendere possesso del nostro dispositivo. La regola dunque è sempre quella di prestare la massima attenzione, e chiedere conferma all’amico o al collega, che ci ha inviato il documento, se l’allegato sia davvero affidabile.
Attenzione ai social media
I social sono piattaforme divertenti dove incontrare persone nuove o dove condividere le proprie passioni con amici e parenti. Però sono anche uno strumento che espone in maniera non sempre sicura la nostra vita agli altri. Attenzione alle informazioni che pubblichiamo sui social. Ci sono stati svariati casi di furti causati da informazioni trasmesse su Facebook. Per esempio, se lasciamo la casa per un mese per andare a fare una lunga vacanza evitiamo di informare chiunque. Evitiamo anche di inserire dati sensibili come anno di nascita, residenza, contatto telefonico o account email, se non è davvero necessario.
Occhio alle password
Ammettiamolo le password sono una grossa seccatura. Al giorno d’oggi usiamo svariati account e ogni volta dobbiamo creare delle credenziali nuove per ognuno di questi servizi. La prassi per questo motivo è quella di creare password semplici da ricordare o, peggio ancora, di usare sempre la stessa per tutti i servizi. Ecco, non fatelo mai. In questo modo se un hacker riesce a prendere possesso di un vostro account potrà accedere a tutti i servizi che usate, rubandovi tutte le informazioni più riservate. Creare password complicate non è difficile, il problema è ricordarselo. Per questo possiamo usare un servizio di password manager, sperando che anche questo non sia vulnerabile agli attacchi hacker.
Le impostazioni
Controlliamo sempre le impostazioni, personalizziamole e soprattutto monitoriamo costantemente le autorizzazioni concesse alle applicazioni. Molte app al giorno d’oggi richiedono di prendere accesso alla nostra posizione, alla fotocamera, ai contatti e persino al microfono. Evitiamo di accettare tutto a cuor leggero. E ricordiamoci che ogni volta che aggiorniamo le app queste autorizzazioni potrebbero essere sbloccate, perciò ricontrolliamo periodicamente ciò che concediamo e ciò che non concediamo alle varie app installate sui nostri dispositivi.
Password del router
Il settimo comandamento riguarda la connessione della nostra casa, del nostro negozio o del nostro ufficio. Il consiglio in questi casi è quello di cambiare in maniera periodica la password del router. Certo ogni modifica sarà scomoda, soprattutto i primi giorni, ma in questo modo eviteremo che un hacker possa infettare la nostra connessione e rendere la vita più difficile ai malintenzionati.
Servizi bancari online
Le banche al giorno d’oggi offrono diversi servizi online. Questi sono comodi e per un certo verso anche sicuri. Niente fila e soprattutto niente passeggiate nervose con i soldi in borsa per fare un bonifico. Anche in rete però dobbiamo prendere delle precauzioni. Evitiamo sempre di accedere al conto bancario online e ai vari servizi se siamo su una connessione non sicura. Inoltre facciamolo solo attraverso l’app ufficiale o sul sito della nostra banca e non da altre piattaforme. Prestiamo attenzione alle finte richieste per aggiornare il numero di conto o la password che possono arrivarci via e-mail. E soprattutto verifichiamo che i siti e-commerce dove acquistiamo siano affidabili.
Blocco schermo
Usiamo sempre il blocco schermo sui nostri dispositivi. E soprattutto usiamo dei sistemi difficili da decifrare. Attenzione a PIN e codici di sblocco con sequenze di movimento che possono essere facilmente osservati e registrati dai cyber criminali. Se il nostro smartphone lo permette potremo utilizzare il sensore delle impronte digitali per sbloccare lo schermo. O se abbiamo un telefono di ultimissima generazione anche la scansione dell’iride. Se non abbiamo queste caratteristiche usiamo un codice lungo e complesso, e evitiamo di impostarlo e digitarlo se ci sentiamo osservati.
Verifica in due passaggi
Come ultima precauzione ricordiamoci, quando possibile, di installare la verifica in due passaggi. Questo sistema prevede una password standard e un codice istantaneo inviato a un altro dispositivo di recupero via SMS per accedere a un servizio. Può essere un sistema leggermente più lento della classica password ma ci garantirà una maggiore sicurezza e soprattutto sapremo all’istante se qualche persona sta provando ad accedere ai nostri servizi poiché senza averlo chiesto ci arriverà un messaggio d’accesso sullo smartphone o sul tablet.