L’Industria 4.0 con le sue tecnologie aiuterà lo sviluppo delle PMI, ma la quarta rivoluzione industriale rappresenta anche un rischio per sicurezza e privacy
L’Industria 4.0, supportata dalle nuove tecnologie, come l’Internet of Things, Intelligenza Artificiale e robotica, aiuterà lo sviluppo e la crescita delle PMI. Ma si sta sottovalutando un problema relativo alla quarta rivoluzione industriale: la sicurezza informatica delle imprese.
I vari oggetti e sensori intelligenti presenti nelle industrie rischiano un attacco hacker. Anche la privacy e i dati riservati dell’azienda sono messi in pericolo dall’uso di queste nuove tecnologie. Prendiamo per esempio il cloud. Questa tecnologia serve alle aziende per salvare i propri dati e per poterli usare in qualsiasi momento e in qualsiasi parte del mondo. Un sistema che favorisce la dinamicità imprenditoriale. Ma al tempo stesso un sistema che un hacker esperto può sfruttare, partendo da una vulnerabilità o da un mancato aggiornamento. In futuro molte aziende potrebbero assoldare dei cyber criminali per manomettere o rubare i dati della concorrenza.
Stampanti 3D e privacy
Nell’ottica dello spionaggio aziendale anche le stampanti 3D rappresentano un rischio per la privacy dell’impresa. Molti macchinari per la stampa tridimensionale,infatti, non hanno degli standard di sicurezza all’avanguardia. Questo permette a un hacker di entrarne in possesso e di rubare progetti, modifiche e prototipi di una PMI.
Robot e sicurezza sul lavoro
I robot rappresentano invece uno dei pericoli per l’incolumità fisica degli operai. Questi macchinari spesso sono di grandi dimensioni e hanno una forza in grado di ferire, anche mortalmente, un uomo. Un hacker potrebbe sabotare i robot presente in un’azienda e chiedere un riscatto per far tornare la situazione alla normalità.
RFID e attacchi DDoS
Anche le consegne e la logistica nell’Industria 4.0 rischiano di subire un attacco hacker. I vari tag RFID, ovvero la tecnologia usata per l’identificazione automatica dei vari ordini e dei vari prodotti, possono essere mandati fuori uso grazie a un attacco di tipo DDoS, ovvero Distributed Denial of Service. In questo modo per un’azienda sarebbe molto complicato gestire gli ordini in partenza e più in generale controllare i magazzini.
Wearable
Anche i wearable, così come gli smartphone e tablet, usati in azienda rappresentano una vulnerabilità. Se hackerati possono rivelare informazioni chiave per un hacker. Come la posizione dei dipendenti, le chiavi d’accesso ai sistemi aziendali, i contatti riservati di un’impresa e così via.