Si tratta del primo report sul tema, a livello nazionale, rilasciato dalla Casa Bianca. Il Direttore nazionale della Cybersecurity, Harry Coker Jr.: “Il documento fornisce una serie di rilevanti aggiornamenti su come gli Usa affronteranno le sfide e le opportunità del cyberspazio”.
Attraverso una nota, la Casa Bianca esprime tutto il proprio orgoglio in merito alla pubblicazione del Rapporto 2024 sulla cybersecurity posture degli Stati Uniti, il primo report a livello nazionale prodotto dal governo sullo stato della sicurezza cibernetica nel Paese. In parallelo, l’amministrazione Biden-Harris ha rilasciato la nuova versione del Piano di attuazione della strategia nazionale di sicurezza informatica, che tratteggia nel dettaglio decine di iniziative federali di grande impatto in materia di cybersecurity.
Ma non è tutto. In occasione della Rsa Conference di San Francisco – che si svolge dal 7 al 9 maggio –, il governo statunitense ha comunicato la Strategia internazionale di politica digitale e cyberspazio, un documento che, come evidenzia il Dipartimento di Stato, è il risultato della stretta collaborazione con altri dipartimenti del governo federale, per “guidare l’impegno internazionale sulla diplomazia tecnologica e promuovere la Strategia di sicurezza nazionale e la Strategia nazionale sulla cybersicurezza”.
Cyberspazio che, nella visione degli Stati Uniti, rappresenta uno “strumento per raggiungere i nostri obiettivi in un modo che rifletta i nostri valori: sicurezza economica e prosperità; rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali; fiducia nella nostra democrazia e nelle nostre istituzioni democratiche”. Tutto questo a pochi giorni dall’annuncio, da parte della Casa Bianca, della volontà di distribuire oltre 13 miliardi di dollari nel 2025 in finanziamenti alle agenzie civili per ridurre i rischi informatici.
Principi guida della cybersecurity Usa
In rapporto al crescente aumento, per frequenza e sofisticatezza, dei cyberattacchi che colpiscono gli obiettivi statunitensi – congiuntamente alla consapevolezza che solo rinsaldando la cooperazione internazionale è possibile raggiungere alte vette di sicurezza e protezione del sistema paese e delle infrastrutture critiche (di recente, il Presidente Biden ha firmato un ordine esecutivo per rafforzare l’Autorità del Dipartimento della sicurezza interna con l’intento di implementare la cybersecurity dei porti) – l’amministrazione Usa sta adottando una serie di misure per rafforzare la posizione della sicurezza cibernetica nazionale.
Con la pubblicazione del primo Rapporto sulla cybersecurity posture degli Stati Uniti, la Casa Bianca ribadisce l’intenzione di seguire tre principi guida: dall’integrazione “della cybersecurity, dello sviluppo sostenibile e dell’innovazione tecnologica” a un “approccio assertivo per un cyberspazio sicuro e inclusivo” a una “visione politica completa che utilizzi gli strumenti appropriati della diplomazia e della politica internazionale in tutto l’ecosistema digitale”.
Governance del cyberspazio: sfide e opportunità
Nel luglio 2023 il Presidente Biden ha scelto Harry Coker Jr., un professionista della sicurezza nazionale con esperienza alla CIA e alla National Security Agency, per ricoprire il ruolo di Direttore Nazionale della Cybersecurity. Harry Coker Jr. che, in merito al Rapporto sulla cybersecurity posture degli Usa, ha commentato: “Sono lieto di presentare questo primo report in assoluto sul tema, che fornisce rilevanti aggiornamenti su come gli Stati Uniti affronteranno le sfide e le opportunità del cyberspazio”.
Pochi mesi prima, esattamente il 2 marzo 2023, l’inquilino della Casa Bianca aveva comunicato la Strategia di sicurezza cibernetica Usa (National cybersecurity strategy) fondata su due visioni strategiche: riallineamento delle responsabilità nel difendere il cyberspace e ribilanciamento degli incentivi per agevolare gli investimenti a lungo termine. In particolare, il documento è strutturato attorno a quattro capisaldi: tutelare le infrastrutture critiche; smantellare gli attori delle cyber minacce; intervenire sulle aziende per favorire la sicurezza e la resilienza; creare partenariati internazionali per perseguire gli obiettivi comuni.