La Cybersecurity tra i requisiti per le attività spaziali. Il Ddl Spazio e la nostra nuova Conferenza “Space&Underwater” il 4 dicembre

La resilienza dell’infrastruttura satellitare rispetto ai rischi informatici è uno degli obblighi previsti dalla bozza del Ddl sulla Space Economy. Il Governo mette sul piatto 300 milioni per favorire l’economia e l’innovazione nello Spazio. Il 4 dicembre prossimo la nuova Conferenza del nostro giornale “Space&Underwater”.
 

Non si va nello Spazio senza cybersecurity, senza la garanzia assicurativa o altra garanzia finanziaria e senza un servizio di prevenzione dalle collisioni. Sono alcune delle novità presenti nella bozza del disegno di legge in materia di Space Economy, di competenza della presidenza del CdM e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che oggi, 20 giugno, è sul tavolo della riunione preparatoria del Consiglio dei Ministri delle ore 10.

Bozza ddl Space Economy, le novità

Ecco le principali novità contenute nel testo che punta a regolamentare l’accesso allo Spazio da parte degli operatori. E, allo stesso tempo, a promuovere gli investimenti nella nuova economia dello Spazio “al fine di accrescere la competitività nazionale, la ricerca scientifica e lo sviluppo di competenze nel settore spaziale”.

La Cybersecurity e la sostenibilità ambientale sono tra i requisiti oggettivi per le attività spaziali.

Nel dettaglio, si legge nel testo, è obbligatoria la: 

  • resilienza dell’infrastruttura satellitare rispetto ai rischi informatici, fisici e di interferenza, con conseguente capacità di identificare e gestire gli oggetti spaziali, rilevare gli incidenti, garantire il controllo dei diritti di accesso, assicurare la protezione degli assetti, in particolare attraverso misure di crittografia, back-up e patch, test e gestione degli incidenti; 
  • sostenibilità ambientale delle attività spaziali attraverso la verifica dell’impronta ambientale di tutte le attività svolte durante l’intero ciclo di vita, dalle fasi di progettazione, sviluppo e produzione, alle fasi operative e di fine vita.

È previsto anche l’obbligo di garanzia assicurativa o altra garanzia finanziaria. Infatti, gli operatori autorizzati, si legge nel testo, stipulano contratti assicurativi o altra idonea garanzia finanziaria a copertura dei danni derivanti dall’attività spaziale con massimale pari a 100 milioni di euro per sinistro. Il massimale non è comunque inferiore a 50 milioni di euro o, nel caso di operatore autorizzato che persegue esclusiva finalità di ricerca o che è qualificato come start-up innovativa, 20 milioni di euro. Inoltre, occorre prevedere anche un servizio di prevenzione dalle collisioni provvisto da un fornitore abilitato.

Sanzioni fino a mezzo milione di euro

Infine, l’operatore spaziale e il proprietario che non forniscono le informazioni o i documenti richiesti o non adottano le misure necessarie a consentire le ispezioni, ostacolando l’attività di vigilanza, vanno incontro alla sanzione amministrativa che varia da 150mila a 500mila euro.

Per favorire la Space Economy un fondo da circa 300 milioni fino al 2026

Per favorire l’economia e l’innovazione nello Spazio, con il disegno di legge il Governo mette sul piatto circa 300 milioni di euro dal 2024 al 2026. Nel dettaglio, il Fondo per l’economia dello Spazio avrà una dotazione iniziale pari a 85 milioni di euro per l’anno 2024, 160 milioni per l’anno 2025 e 50 milioni per l’anno 2026.

Satellite anche come anti-digital divide

Infine, si nota la volontà della premier Meloni e del ministro Urso di utilizzare anche il satellite come tecnologia anti digital divide.

Infatti, si legge nel testo “l’accesso ai dati, ai servizi e alle risorse delle infrastrutture spaziali nazionale è garantito in modo equo e non discriminatorio, anche al fine di contribuire a uno sviluppo sostenibile e sfruttare il potenziale dello Spazio nella gestione delle risorse ambientali e degli effetti locali del cambiamento climatico, nella facilitazione delle telecomunicazioni e della gestione logistica”.

In merito alle telecomunicazioni, nella bozza sono previste “iniziative per l’uso efficiente dello spettro proprio per le comunicazioni via satellite”.

Il 4 dicembre prossimo la nuova Conferenza del nostro giornale “Space&Underwater

Dunque c’è molto fermento anche in Italia sullo Spazio. E non solo. Anche per la dimensione marittima, basti citare la crisi del Mar Rosso e i cyber attacchi a cavi sottomarini

E proprio sui domìni Spazio e Subacqueo che si terrà la nuova Conferenza internazionale del nostro giornale: “Space&Underwater” si terrà a Roma il 4 dicembre 2024 – presso il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri – Caserma “Salvo D’Acquisto”, in viale Tor di Quinto.

È nello Spazio e nelle infrastrutture critiche nella dimensione sottomarina la nuova sfida tra le grandi potenze militari? Questa è una delle domande alle quali risponderanno i relatori, che saranno di esperti e politici nazionali e internazionali.

Per saperne di più sulla nostra nuova Conferenza sui domìni Spazio e Subacqueo, visita il sito web: https://www.spaceandunderwater.events

Direttore responsabile, Giornalista

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