Il gruppo non sarebbe l’unico ad aver preso di mira il governo israeliano. Anche il collettivo UserSec si è unito nella “dichiarazione di guerra” contro Israele.
Ci sono gli hacker filorussi del collettivo Killnet dietro gli attacchi in queste ore ad alcuni siti israeliani come il Jerusalem Post.
Lo riporta il Kyiv Post, che ha intercettato un messaggio che il gruppo di cybercriminali ha pubblicato su Telegram: “Nel 2022 avete sostenuto il regime terroristico dell’Ucraina. Avete tradito la Russia. Oggi Killnet ve ne informa ufficialmente. Tutti i sistemi governativi israeliani saranno soggetti ai nostri attacchi”. Al messaggio è allegata una immagine che mostra il sito del governo israeliano offline. In un messaggio successivo, il collettivo ha chiarito che l’organizzazione non è contro il popolo israeliano ma contro il “regime israeliano che si è venduto alla Nato”.
BREAKING:
— Megatron (@Megatron_ron) October 8, 2023
The Russian hacking group Kilnet hacked the Israeli government website
The Russian hacker group Killnet has expressed support for Hamas and made the following statement about Israel:
"Israeli government, you are responsible for this bloodshed. Back in 2022, you… pic.twitter.com/T5olyy8lJF
Killnet attacca senza sosta dall’inizio della guerra in Ucraina
Da quando è scoppiato il conflitto ucraino, il gruppo di hacker Killnet è stato responsabile di numerosi attacchi informatici Ddos (cioè interruzione dei siti) diretti alle infrastrutture ucraine ma anche ai paesi Nato, tra cui l’Italia. A ottobre 2022 il gruppo ha lanciato un attacco contro i siti di 14 tra i più frequentati aeroporti Usa, mettendoli ko. All’inizio di quest’anno, gli Stati Uniti hanno pubblicato un rapporto in cui hanno indicato che Killnet “dovrebbe essere considerato una minaccia per il governo, le organizzazioni e le infrastrutture critiche”.
Killnet è il più attivo degli oltre cento gruppi di mercenari informatici legati alla guerra in Ucraina. Le tattiche di Killnet si sono consolidate principalmente attorno a Ddos contro infrastrutture critiche, siti web aeroportuali, servizi governativi e società di media all’interno dei Paesi della Nato, nonché sostenitori dell’Ucraina praticamente in tutti i Paesi dell’Est Paesi europei, nordici e baltici. Anche in questo caso, pur trattandosi di attacchi Ddos, è da escludere qualsivoglia tipo di estorsione ma non solo: il gruppo fa sapere che non attacherà infrastrutture critiche e che chiede la fine dello spargimento di sangue.
Anche il gruppo UserSec contro Israele
Il gruppo non sarebbe l’unico ad aver preso di mira il governo israeliano. Oltre al sedicente gruppo di hacker sudanese, infatti, anche il collettivo UserSec si è unito nella “dichiarazione di guerra” a Israele. Gli attacchi in questione pur mirando a colpire governo e istituzioni, potrebbero arrivare a bloccare i sistemi di allerta missile, una mossa messa a segno proprio dal gruppo Anonymous Sudan recentemente. Non è la prima volta che il governo israeliano opera sul suo territorio al fine di sgominare eventuali reti di hacker, soprattutto a Gaza. Nel 2019, ad esempio, i caccia della Iaf bombardarono un compound nella Striscia, sede di un gruppo di hacker di Hamas che progettavano attacchi.