L’Information commissioner’s officer, l’autorità garante per la protezione dei dati personali del Regno Unito, conferma di aver ricevuto la segnalazione di violazione e che valuterà le informazioni.
Non c’è tregua per Kate Middleton. Dopo l’ammissione di aver alterato lo scatto realizzato dal principe William in un post pubblicato sull’account X della coppia, e le foto e il video in cui fa la spesa in una fattoria fuori Windsor – entrambi i casi hanno dato il là a teorie complottiste –, la principessa del Galles avrebbe subito un tentativo di furto dei suoi dati sanitari.
Come riporta il Daily Mail, un componente dello staff della London Clinic (tra i centri più esclusivi e all’avanguardia nel Regno Unito, spesso utilizzato dai reali),“ha cercato di accedere ai suoi referti medici privati” relativi all’operazione all’addome cui è stata sottoposta a gennaio.
Violazione dei dati personali
L’Information commissioner’s officer (Ico) nel Regno Unito – la cui libreria nazionale, lo scorso gennaio, ha subìto un attacco informatico che ha causato danni per 8 milioni di euro – conferma di aver “ricevuto una segnalazione di violazione” relativa ai dati sanitari. L’Ufficio dei commissario per le informazioni ha poi reso noto di essere in procinto di “valutare le informazioni acquisite”. Sempre secondo il Mirror, “almeno un membro dello staff sarebbe stato colto mentre tentava di accedere alle cartelle cliniche”. Da qui l’avvio di un indagine interna presso il centro che negli ultimi mesi ha curato sia Kate Middleton sia re Carlo III.
In parallelo, alcuni addetti ai lavori della struttura sanitaria con sede a Marylebone, nel cuore della capitale inglese, hanno dichiarato che il personale è rimasto “completamente scioccato e sconvolto” dal fatto che un “collega di fiducia” avrebbe potuto portare a termine una “violazione contraria alla fiducia e all’etica”. La principessa del Galles sarebbe già a conoscenza dei dettagli, mentre un portavoce di Kensington Palace ha dichiarato che l’intera questione attiene alla London Clinic (la cui direzione non ha confermato né smentito l’accaduto).
Phishing ai funerali della regina Elisabetta
Non è la prima volta che la corona inglese è al centro di casi relativi al furto di dati personali. Nel 2022, spiega Bleeping Computer, i ricercatori dell’azienda di sicurezza informatica Proofpoint hanno rilevato una campagna di phishing che ha sfruttato la morte della regina Elisabetta per rubare credenziali di Microsoft Office, inclusi i codici della multi-factor authentication (solo per fare un esempio, i codici numerici inviati sul numero di cellulare oppure generati da un’applicazione mobile).
Nell’occasione, l’intelligence britannica ha messo in guardia i cittadini sulle potenziali campagne di frode su internet architettate per sfruttare la morte della regina. “Spesso i cybercriminali fanno leva sulle emozioni per indurre l’utente a cliccare, e possono anche fare riferimento a rilevanti eventi storici”, è l’ammonimento.