La Kaspersky Lab è pronta a fornire alle autorità statunitensi il codice sorgente dei programmi per dissipare i sospetti sull’attività dell’azienda.
Kaspersky ha affermato di essere pronto a testimoniare davanti al Congresso degli Stati Uniti per dimostrare che la società non sta agendo “in malafede”.
Direttore di Kaspersky Lab ha confermato la notizia della NBC relativa all’indagine che l’FBI sta conducendo su alcuni dipendenti dell’azienda russa negli Stati Uniti. Il network ha sottolineato che non è chiaro se ci siano connessioni tra l’indagine e l’ingerenza russa nelle elezioni presidenziali statunitensi.
Kaspersky ha ammesso di non sapere cosa su cosa stia indagando l’FBI e ha precisato che l’azienda si dedica esclusivamente alla sicurezza informatica. Tuttavia ammette di aver ricevuto dalle autorità di diversi paesi, esclusa la Russia, pressioni per condurre hackeraggi.
Kaspersky ha aggiunto che nella sua azienda ci sono ex dipendenti dei servizi segreti russi che,”molto probabilmente”, lavorano nel reparto vendite per le relazioni con pubblico. Comunque, ha puntualizzato il direttore, la struttura dell’azienda è costruita in modo tale che non possano abusare dei loro poteri.In precedenza è stato riferito che Washington prevede di vietare alle agenzie governative l’utilizzo dei prodotti Kaspersky Lab. Il Congresso ha approvato una serie di misure sull’interferenza russa nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, senza presentare alcuna prova e appellandosi alla segretezza delle informazioni. La Russia ha ripetutamente negato le accuse a proprio carico e il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, le ha definite “completamente infondate”. Il presidente Vladimir Putin ha osservato che una tale interferenza non avrebbe avuto senso per la Russia.