Si è conclusa ieri la seconda giornata di Itasec21, che ha visto l’inaugurazione ufficiale del palco centrale dell’evento: lo stakeholder space. Centinaia di persone si sono collegate in remoto per seguire le decine di iniziative che si sono svolte in parallelo e che hanno soddisfatto i gusti di tutto il pubblico, dalla sicurezza informatica in orbita ai progetti innovativi messi in campo dall’Unione Europea per costituire un fronte comune a beneficio della protezione dei Paesi membri.
I lavori si sono aperti con l’introduzione a cura di Paolo Prinetto, direttore del Laboratorio Nazionale di Cybersecurity del CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica), e dei co-chair di Itasec21, Michele Colajanni, Alessandro Armando e Rocco De Nicola. A seguire, l’atteso keynote speech dell’ospite d’onore di questa giornata, il Direttore generale di DG CONNECT (Direzione generale delle Reti di comunicazione, dei contenuti e delle tecnologie) presso la Commissione Europea, Roberto Viola. Già Chairman dello European Radio Spectrum Policy group (RSPG) e Segretario generale di AGCOM, Viola ha presentato una panoramica degli sforzi compiuti a livello europeo nel sostenere la crescita del settore, con particolare riguardo al ruolo politico e regolatorio che è indispensabile per accrescere la resilienza delle infrastrutture comunitarie. Come ricordato da Viola, lo sviluppo digitale è un bene indispensabile nel rafforzamento di un sistema europeo solido, che richiede un forte sostegno sul piano politico, su quello regolatorio e su quello proprio della cyber security, che protegge gli interessi e gli investimenti dell’intera Comunità Europea.
Sulla scia di questa tematica si ricongiunge l’incontro successivo, nel quale eccellenti ospiti hanno rappresentato le peculiarità della sempre più rilevante diplomazia digitale, destinata ad avere un ruolo centrale nei rapporti politici tra Stati e comunità. Tra questi anche Laura Carpini, capo Unità per le politiche e la sicurezza dello spazio cibernetico del Ministero degli Esteri e Christopher Painter, coordinatore della sicurezza informatica al dipartimento di Stato sotto le amministrazioni Trump e Obama e fondatore del Global forum on cyber expertise.
Nella mattinata è intervenuta anche Nunzia Ciardi, Dirigente Superiore della Polizia di Stato e Direttrice del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, per un keynote speech nel quale ha descritto il modo in cui la pandemia di Covid-19 ha influito sui pericoli cibernetici in Italia, descrivendone l’evoluzione nell’ultimo anno. Un punto di vista unico, quello presentato, che aiuta a capire il modo in cui evolvono i crimini informatici e quali sono le misure migliori per prevenirli.
È stato come essere a casa, per i membri del Laboratorio e i frequentatori abituali di Itasec, quando è stato il momento dei rappresentanti del TeamItaly, la squadra nazionale italiana di hacker etici. Alla presenza del capitano, Andrea Biondo, e dell’allenatore Mario Polino, gli spettatori di Itasec hanno avuto una panoramica dei progressi fatti, nonostante la pandemia, nel perfezionare le tecniche di attacco e difesa degli atleti del Team. Il TeamItaly, classificato secondo alla European Cybersecurity challenge, costituisce un unicum a livello europeo, con una squadra attiva tutto l’anno, che ricorre a ritiri e corsi avanzati di formazione per allenarsi e rafforzare il senso di “gruppo”, anche in remoto in caso di pandemia.
Parallelamente allo spazio stakeholder, ha goduto di un ampio successo il keynote della Scientific track tenuto da Lujo Bauer, docente di Scienze informatiche e Computer engineering della Carnegie Mellon University (Pittsburgh, Pennsylvania), sull’impatto degli attacchi agli algoritmi di Machine Learning e sulle dinamiche che modificheranno nei prossimi anni il modo in cui intendiamo la protezione digitale e le stesse modalità di attacco.
Le decine di ore di sessioni che si sono svolte parallelamente nella giornata di oggi hanno visto anche, tra gli altri, i rappresentanti di ECSO e dei quattro progetti pilota Concordia, Echo, Sparta e CyberSec4Europe, vincitori della call sulla sicurezza informatica di Horizon 2020, e i rappresentanti di iniziative di successo nel campo della sicurezza informatica provenienti da Emirati Arabi Uniti, Israele, Regno Unito e Italia. Ancora: un’intera track – le vendor session – ha ospitato contributi che hanno attirato l’attenzione del pubblico e degli esperti, come l’intervento di Giorgia Somma (Business development manager di Blu5) dal titolo “Why rely on dinosaur-age solutions for your network security and reliability” e quello di Germano Matteuzzi (Leonardo) su “Innovative solutions for a secure digital transition in Italy and Europe”. A questi si aggiungono le esperienze e testimonianze rese dai visioneers, rappresentanti delle aziende sponsor di Itasec, che sul palco Stakeholder hanno avuto l’opportunità di descrivere direzioni e tendenze del futuro nel settore della sicurezza informatica, trovando modo di non trascurare l’importanza di parole come “inclusività” e “rispetto”, proprie di Itasec e condivise da tutta l’organizzazione.