Una cyber-forza offensiva per combattere contro paesi ostili, terroristi e criminalita’ organizzata verra’ istituita dal ministero della Difesa del Regno Unito in collaborazione con il Quartier generale per le comunicazioni del governo britannico, l’agenzia che coordina le attivita’ di sicurezza, spionaggio e controspionaggio.
Lo rivela oggi il quotidiano britannico “The Times”, spiegando che alla nuova unita’ sara’ assegnato un bilancio di 250 milioni di sterline (280 milioni di euro) per consentire il reclutamento di duemila “guerrieri digitali”, esperti selezionati tra le Forze armate, i servizi di sicurezza e le industria civili dai ranghi militari.
La creazione della nuova unita’, aggiunge il “Times”, e’ un passo significativo della capacita’ del Regno Unito di contrastare e distruggere anche fisicamente le attivita’ internet ostili, in un momento cui sta aumentando la minaccia cibernetica da parte della Russia.
L’istituzione della cyber-forza britannica fa inoltre seguito agli attacchi informatici condotti con successo dal Regno Unito contro lo Stato islamico in Iraq e Siria. Il numero degli addetti a ruoli offensivi nella guerra digitale del Regno Unito sara’ quindi quadruplicato, anche per lottare contro le organizzazioni criminali, come ad esempio i trafficanti di esseri umani, e le reti di pedofili.