Il personale che era in ufficio ieri è stato costretto a lavorare su laptop e telefoni cellulari. Per la CEO del gruppo si tratta di un attacco ransomware.
Il giornale britannico The Guardian è stato colpito da un grave attacco informatico che ne ha compromesso il funzionamento interno senza però impedire la pubblicazione di articoli sul sito o la redazione del quotidiano cartaceo.
“Riteniamo che si tratti di un attacco di tipo ransomware (con richiesta di riscatto), ma continuiamo a considerare tutte le possibilità”, hanno dichiarato la CEO del gruppo editoriale Anna Bateson e la direttrice Katharine Viner in un messaggio inviato allo staff.
L’incidente è iniziato nella tarda notte di ieri e ha colpito parti dell’infrastruttura tecnologica. E’ stato così chiesto al personale di lavorare da casa. La dirigenza si è detta “fiduciosa” del fatto che l’edizione cartacea uscirà domani come di consueto.
Il Guardian ha spiegato che al personale è stato chiesto di lavorare da casa. “La pubblicazione online è in gran parte inalterata: le storie continuano a essere scritte e pubblicate sul sito e sull’app del Guardian”, ha aggiunto il giornale.
Come è avvenuto l’attacco
L’hacking, si legge attraverso la stampa straniera, è iniziato nella tarda notte di martedì, cancellando l’accesso WiFi presso la sede del gruppo di media a King’s Cross. Anche altri sistemi informatici condivisi sono stati colpiti. Il personale che era in ufficio ieri è stato costretto a lavorare su laptop e telefoni cellulari.
Ieri i redattori erano ancora all’oscuro della natura dell’interruzione. Non è ancora chiaro se sia stata presentata una richiesta di riscatto, anche se a volte gli hacker possono attendere diversi giorni prima di emettere una richiesta.
Resta inteso che l’incidente non è stato ancora segnalato al National Cyber Security Centre, una filiale del GCHQ.
Il portavoce del Guardian ha aggiunto: “I nostri team tecnologici hanno lavorato per affrontare tutti gli aspetti di questo incidente, con la stragrande maggioranza del nostro personale in grado di lavorare da casa come abbiamo fatto durante la pandemia. Continueremo a tenere informati il nostro personale e chiunque altro sia interessato”.
L’attacco è arrivato come un duro colpo per il giornale tra le crescenti preoccupazioni sulla sicurezza informatica. All’inizio di quest’anno, la News Corp di Rupert Murdoch è stata vittima di un attacco informatico in cui gli hacker hanno ottenuto l’accesso alle e-mail e ai documenti dei giornalisti.
Si ritiene che la violazione, che ha colpito le testate britanniche The Times e The Sun, nonché The Wall Street Journal e The New York Post, sia stata effettuata dalla Cina.