I dispositivi GPS potrebbero presto avere una nuova arma contro le minacce informatiche: un algoritmo scoperto dai ricercatori della UTSA
I dispositivi GPS potrebbero presto essere blindati contro i cyber attacchi. Un gruppo di ricercatori della University of Texas di San Antonio (UTSA) ha sviluppato un algoritmo, che sembra possa fornire un aiuto concreto a rilevare e bloccare in tempo reale le minacce cibernetiche (TSARM, time synchronization attack rejection and mitigation). Se la scoperta fosse provata efficace, sarebbe una rivoluzione sia contro possibili aggressioni del cybercrime sia contro i pericoli crescenti di cyber warfare tra attori nazionali. L’hacking dei GPS, infatti, può portare a conseguenze economiche-politiche catastrofiche e causare morti. Basti pensare a cosa succederebbe se qualcuno manomettesse i navigatori delle navi o degli aeri. Oppure quelli dei sistemi d’arma. E che dire delle auto senza pilota? Attacchi di questo genere “possono essere veramente dannosi in diversi ambiti della tecnologia”, ha spiegato Nikolaos Gatsis della UTSA, co-autore della ricerca pubblicata sul IEEE Transactions on Industrial Electronics journal, citato da DNA India.
Cyber attacchi ai dispositivi GPS rischiano di causare conseguenze catastrofiche e causare anche morti. hacker malevoli possono inviare falsi segnali ai dispositivi, creando il caos
Le minacce cibernetiche legate al GPS, peraltro, sono legate anche alle infrastrutture critiche. Per esempio alcune reti elettriche nazionali dipendono ancora oggi dal sistema per dare le marche temporali nelle misurazioni in tutte le stazioni nel paese. Ciò, nonostante diversi ricercatori di sicurezza informatica abbiano dimostrato più volte che i dispositivi possono essere hackerati con cyber attacchi. “In termini ampi, hacker malevoli possono clonare il segnale del GPS e mostrare, per esempio, un’ora o un luogo sbagliato, ha aggiunto David Akopian, co-autore della ricerca sull’algoritmo -. Un evento simile più causare ogni tipo di danno e devastazione. Può mandare le persone in posti sbagliati o rendere inutili ore di dati”.
L’algoritmo anti-hacker riesce a bloccare i falsi segnali e se nel caso a contrattaccare
Qui, però, entra in gioco l’algoritmo anti-cyber attacchi dei ricercatori UTSA. Questo è in grado di riconoscere falsi segnali GPS e bloccarli. Inoltre, all’occorrenza può contrattaccare gli hacker malevoli. Formalmente, è stato studiato per proteggere la rete elettrica Usa dalle minacce cibernetiche, ma può facilmente essere applicato a tutto lo spettro IT. Dagli smartphones e tablets ai computer. Il tutto agilmente, come una nuova app. Inoltre, potrà proteggere le nuove applicazioni smart della tecnologia, come le auto senza-pilota.
Lo studio pubblicato sull’IEEE Transactions on Industrial Electronics journal