Il team è stato attivato da tutti i Paesi membri: Croazia, Estonia, Lituania, Paesi Bassi, Polonia e Romania …
Dopo i primi allarmi lanciati in concomitanza con i cyber attacchi portati al network informatico del ministero della Difesa dell’Ucraina e alle banche commerciali del Paese, è l’Unione europea (UE) a scendere in campo, con il suo Cyber Rapid Response Team a sostegno di Kiev.
Bruxelle ha raccolto la richiesta di aiuto avanzata dall’Ucraina che si aspetta da un momento all’altro una nuova serie di cyber attacchi ancora più diffusi e dannosi.
La notizia è stata filtrata dai servizi di sicurezza informatica del Paese orientale, mentre il viceministro della Difesa della Lituania, Margiris Abukevičius, ha dichiarato che entro le prossime ore saranno decisi i componenti del team che affiancheranno gli esperti ucraini e la strategia da impiegare.
La cyber squad europea è stata attivata su decisione dei sei Paesi che la costituiscono: Croazia, Estonia, Lituania, Paesi Bassi, Polonia e Romania.
Il capo della politica estera dell’UE, Josep Borrell, nei giorni scorsi aveva dichiarato ai giornalisti che l’Europa avrebbe inviato “una missione di esperti per aiutare l’Ucraina ad affrontare gli attacchi informatici“.
La dichiarazione è arrivata subito dopo aver incontrato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, in occasione di una riunione dei ministri degli Affari esteri europei a Bruxelles.
Secondo quanto riportato da politico.eu, Kuleba avrebbe chiesto all’Unione europea non solo l’invio del Cyber Rapid Response Team, ma anche attrezzatura tecnica e software avanzati dedicati al rafforzamento dell’infrastruttura di sicurezza informatica del Paese.