Nelle sue conclusioni il Consiglio ha messo in evidenza le cinque funzioni dell’UE nel settore cibernetico: ecco quali.
Il Consiglio europeo ha approvato le conclusioni sullo sviluppo della posizione cibernetica dell’Unione.
In linea con le conclusioni del Consiglio sulla strategia dell’UE in materia di cibersicurezza e la “bussola strategica”, viene ancora una volta ribadita la necessità di sviluppare una posizione cibernetica dell’Unione per migliorare la capacità dell’Europa e degli Stati membri coordinatamente di prevenire gli attacchi informatici attraverso lo sviluppo ed il rafforzamento delle capacità, la formazione, le esercitazioni ed una maggiore resilienza.
Si risponderà così fermamente agli attacchi informatici contro l’Unione e i suoi Stati membri, utilizzando tutti gli strumenti disponibili dell’UE.
Ciò include la chiara determinazione dell’UE di fornire risposte immediate e a lungo termine agli attori delle minacce che cercano di negare un accesso sicuro e aperto al ciberspazio, influenzando gli interessi strategici degli europei e dei loro partners.
In tale contesto, viene evidenziato altresì che la posizione cibernetica pretende di combinare le varie iniziative messe in campo dell’UE per consolidare la pace e la stabilità nel ciberspazio, prevenendo il comportamento doloso da parte di attori statali e non statali nei confronti dell’UE, delle infrastrutture critiche, delle catene di approvvigionamento e della proprietà intellettuale dell’UE e dei suoi Stati membri.
Del resto, gli attacchi informatici su larga scala o i tentativi di intromettersi, interrompere o distruggere la rete e i sistemi informativi che causano effetti sistemici sono diventati più comuni e potrebbero minare la sicurezza economica europea come influenzare le istituzioni ed i processi democratici
L’aggressione militare russa contro l’Ucraina ha dimostrato che le attività informatiche offensive possono essere condotte come parte integrante di strategie ibride che combinano intimidazione e destabilizzazione economica.
Pertanto, anche a fronte degli attuali mutamenti geopolitici, un’Europa più forte e più capace in materia di sicurezza e difesa potrà meglio contribuire alla sicurezza globale e transatlantica, atteggiandosi come attore complementare alla NATO, che resta il fondamento della difesa collettiva per i suoi membri.
Nelle sue conclusioni il Consiglio ha messo in evidenza le cinque funzioni dell’UE nel settore cibernetico:
- rafforzare la resilienza e le capacità di protezione;
- rafforzare la solidarietà e la gestione globale delle crisi;
- promuovere la visione dell’UE del ciberspazio;
- rafforzare la cooperazione con i paesi partner e le organizzazioni internazionali;
- prevenire, difendersi e rispondere agli attacchi informatici.
I ministri, hanno inoltre invitato la Commissione Europea a proporre requisiti comuni di sicurezza informatica dell’UE per i dispositivi connessi nonché per i processi e servizi associati, invitando altresì tutte le autorità competenti come l’Agenzia dell’UE per la sicurezza informatica (ENISA) a formulare raccomandazioni al fine di rafforzare la resilienza delle reti di comunicazione e delle infrastrutture all’interno dell’UE anche attraverso la promozione di regolari esercitazioni informatiche al fine di testare e sviluppare la capacità ed efficienza ed efficacia della risposta interna ed esterna dell’UE agli incidenti informatici su larga scala.