Giochi di guerra in Europa dell’Est. Dove i militari del contingente Nato hanno denunciato una serie di attacchi informatici verso quello che sembra essere il nuovo tallone d’Achille degli eserciti occidentali: gli smartphone dei soldati.
Che contengono gps e informazioni preziose diffuse sui vari profili Facebook, account Instagram e tutte quelle altre app zeppe di informazioni personali. A finire sotto attacco, racconta il Wall Street Journal, è il contingente di 4000 soldati Nato schierati nel Baltico a difesa dei confini europei con la Russia.
Lo conferma al quotidiano economico il colonnello americano Christopher L’Heureux, capo della base Nato di Bemowo Piskie, in Polonia, e responsabile dei posizionamenti tattici delle truppe. E lui ad aver raccontato come, al termine di un’esercitazione, si sia accorto che il suo iPhone era in modalità “smarrito”: e qualcuno cercava di farci breccia da un Ip russo. Un ulteriore verifica gli ha permesso di scoprire che da tempo i suoi spostamenti erano tracciati: “Mi stavano geolocalizzando”. La stessa cosa, ha raccontanto al Wsj, è accaduta ad altri ufficiali del suo staff.
Il tentativo, minimizzano altri ufficiali, per ora è piuttosto goffo. Ma, secondo il colonnello americano, potrebbe in realtà trattarsi solo di un avvertimento: “Possiamo entrare nelle vostre vite quando vogliamo, sapere tutto di voi, trovare il modo per intimidirvi”. Di sicuro è un nuovo fronte che desta allarme: perché compromettere i cellulari degli ufficiali, ricorda sempre il Wsj, in caso di conflitto finirebbe per rallentare le operazioni. Permettendo al nemico virtuale di ricostruire spostamenti.