Il Gruppo Carraro, azienda leader internazionale nel comparto delle macchine agricole che conta oltre tremila dipendenti in tutto il mondo e un fatturato che sfiora i 550 milioni, ha subito un grave attacco informatico nella giornata di martedì.
Imprese del Veneto e cybercrime: dopo Luxottica il Gruppo Carraro
L’attacco, sicuramente un altro ransowmare come quello subito dalla Luxottica pochi giorni fa, ha paralizzato i sistemi informatici che controllano praticamente tutta l’attività del gruppo, da quella amministrativa a quella produttiva, altamente automatizzata da robot.
L’azienda ha dovuto mettere settecento dipendenti in cassa integrazione tra gli stabilimenti di Campodarsego e quelli della divisione Agritalia di Rovigo in attesa del ripristino dei sistemi. “Per i collaboratori italiani che in queste ore non potessero garantire la propria prestazione lavorativa l’azienda ha provveduto precauzionalmente all’attivazione della Cassa Integrazione”, si legge nella nota diffusa dal Gruppo diffusa ieri. “Inoltre sono state attivate le coperture assicurative dedicate a questa tipologia di evento”.
La buona notizia, fa sapere l’azienda, è che la tempestiva attivazione dei sistemi di difesa IT ha consentito di respingere l’attacco dei criminal hacker impedendo l’accesso e la conseguente sottrazione di dati e informazioni riservate.
Nessun furto di dati
“A scopo precauzionale, continua la nota, alcune attività degli uffici – che richiedevano la connessione ai server interni – sono state temporaneamente interrotte, mentre per altre sono state attivate procedure alternative di connessione. I reparti produttivi hanno proseguito la propria programmazione adattandosi alle previste procedure analogiche di backup.
“Il Dipartimento IT Carraro è prontamente entrato in azione, anche con la collaborazione di esperti in materia e con le forze dell’ordine, allo scopo di verificare possibili danni all’infrastruttura nonché di valutare eventuali azioni di bonifica della rete di server interessati dall’attacco. Si prevede – conclude la nota – che dalla giornata di domani e nei prossimi giorni le attività tornino progressivamente a regime”.
I problemi recenti con la sicurezza informatica
Nell’ultima settimana il Veneto è sotto la morsa di criminal hacker sconosciuti che stanno mandando in tilt i sistemi informatici di aziende e anche i social network di leader politici.
L’ultima, in ordine temporale, è stata Luxottica, la più grande produttrice mondiale di montature per occhiali da vista e da sole. L’attacco ha causato la sospensione del secondo turno produttivo negli stabilimenti di Agordo e Sedico, nel bellunese, e il blocco delle attività produttive in Cina. Per fortuna anche lì l’azienda guidata da Leonardo Dal Vecchio è riuscita ad attivare le difese IT per proteggere i propri dati aziendali.
Anche il Governatore del Veneto Luca Zaia, aveva denunciato attacchi informatici ai suoi profili social poche ore prima del voto per le Regionali 2020.
A giugno invece la vittima è stata Geox, azienda trevigiana di calzature. Anche lì un ransomware ha colpito i sistemi IT dell’azienda: dalla logistica, all’eCommerce, passando pure per le email aziendali, tanto che molti dei lavoratori dell’headquater di Montebelluna (TV) sono stati lasciati a casa per due giorni.