Le telco cominciano a organizzarsi contro il rischio cybercrime, una minaccia troppo seria per il loro business e per i clienti. Sono quattro gli operatori globali – Singtel, SoftBank, Etisalat e Telefonica – che hanno siglato una “sanata alleanza” creando la prima Global Telco Security Alliance, finalizzata alla condivsione di dati per combattere le cyberminacce mettendo a fattor comune le rispettive risorse in difesa dei clienti.
Di fatto, la Global Telco Security Alliance offre una piattaforma di servizi di security condivisa, a protezione di 1,2 miliardi clienti globali presenti in 60 paesi fra Asia-Pacifico, Europa, Medio Oriente e Americhe.
Un’iniziativa che va al di là delle singole e limitate attività di prevenzione che i diversi stati e i centri di ricerca mettono in piedi a livello nazionale. Chissà che nel prossimo futuro l’alleanza non si allarghi, creando un fronte comune globale delle telco contro il crescente rischio del cybercrime.
Già ora, il peso specifico dell’alleanza non è trascurabile, visto che le quattro telco promotrici gestiscono 22 centri operativi per la sicurezza (SOC) dove sono occupati 6mila professionisti della cybersecurity.
Nel quadro dell’accordo saranno condivise informazioni su minacce potenziali con particolare attenzione al mondo delle aziende e dei clienti business, quelli più esposti al rischio di furto dati e data breach. L’obiettivo è proteggere i rispettivi clienti indipendentemente dal luogo in cui si trovino.
In prospettiva, l’allenaza prevede una roadmap per nuove applicazioni di sicurezza in ambito IoT, machine learning e analytics predittivi.
Altri versanti d’interesse per l’alleanza sono le startup e investimenti in SOC e piattaforme dedicate alla cybersecurity.