Il Consiglio Ue informale dei ministri delle Telecomunicazioni e del digitale, che si è svolto a Nevers (Francia), chiede all’Unione europea di “adottare e attuare rapidamente la NIS 2” ed ha approvato la creazione di un fondo di risposta alle emergenze per la sicurezza informatica in Europa.
Aumentare la resilienza delle reti di telecomunicazioni e della cybersicurezza in Europa. Questa l’urgenza emersa dal Consiglio dell’Unione europea nella riunione informale dei ministri delle Telecomunicazioni, che si è svolta l’8 e 9 marzo a Nevers, in Francia.
Via libera a due dichiarazioni finali congiunte sul rafforzamento delle capacità di cybersicurezza dell’Ue e sulla lotta alla disinformazione, nella quale i ministri invitano le aziende tecnologiche ad adottare ulteriori misure volontarie per combattere la disinformazione online e la manipolazione delle informazioni.
L’invito al Berec e all’Elisa: “Identificare la gamma di rischi alle reti e alle infrastrutture di comunicazione europee e di formulare raccomandazioni su come rafforzarne la resilienza”
Per quanto riguarda la cybersecurity – sintetizza la nota della presidenza francese del Consiglio Ue -, i ministri hanno rilevato che il settore delle telecomunicazioni è uno dei più avanzati in termini di preparazione alle minacce informatiche, ma hanno comunque invitato l’Organismo dei regolatori europei per le comunicazioni elettroniche (Berec) e l’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza informatica (Enisa) a identificare la gamma di rischi alle reti e alle infrastrutture di comunicazione europee e di formulare raccomandazioni su come rafforzarne la resilienza.
Il recente aumento dei livelli di minaccia informatica, aggravato dalla situazione in Ucraina e dal rischio di incidenti informatici all’interno dell’Ue, ha poi indotto i ministri a chiedere di rafforzare e accelerare il ritmo della cooperazione europea nel settore della sicurezza informatica.
Subito la NIS 2
“Le discussioni tra i partecipanti – rileva la presidenza francese del Consiglio -, hanno contribuito a riaffermare la necessità di adottare e attuare rapidamente la direttiva riveduta sulla sicurezza delle reti e dell’informazione (Nis 2), in modo da garantire un livello comune elevato di sicurezza delle reti essenziali e dei sistemi informativi“.
Per aumentare la protezione dei cittadini e delle aziende dalle crescenti minacce informatiche, l’11 Novembre scorso il Parlamento ha avviato la revisione della Direttiva sulla sicurezza della rete e dei sistemi informatici (NIS). Con la NIS 2 il Parlamento vuole che la nuova legislazione sia ambiziosa, di ampia portata e che comprenda aiuti per tutti i soggetti essenziali. Infatti, ci sarà un dibattito per decidere quali soggetti dovranno essere inclusi nella legislazione.
Il 9 marzo la plenaria politica è stata dedicata al cyberspazio europeo e alla sicurezza dei sistemi di informazione e dei requisiti di base di cibersicurezza per l’Europa. Sono stati presi in considerazione la struttura di un ecosistema cibernetico europeo resiliente ed efficace e sono stati esaminati i meccanismi di cooperazione europea, con il contributo di Juhan Lepassaar, direttore esecutivo dell’ENISA, e Guillaume Poupard, direttore generale dell’Agenzia nazionale francese per la sicurezza informatica (ANSSI).
Inoltre, al Consiglio Ue informale i ministri delle Telecomunicazioni e del digitale hanno chiesto alle autorità di sicurezza informatica degli Stati membri di intensificare la loro cooperazione a livello operativo e hanno invitato la Commissione europea a rafforzare il Cyber resilience act annunciato dalla presidente Ursula von der Leyen. Inoltre, hanno approvato la creazione di un fondo di risposta alle emergenze per la sicurezza informatica.
Affrontato anche il tema Ucraina, con una discussione sull’aiuto informatico e sulle telecomunicazioni da fornire al Paese sotto attacco. “L’obiettivo principale – spiega la presidenza francese del Consiglio Ue -, è consentire alle autorità governative di continuare il loro lavoro, in particolare fornendo le apparecchiature informatiche necessarie per il normale funzionamento del governo ucraino, e di mantenere operativi i servizi di telecomunicazioni del paese”. La presidenza francese del Consiglio dell’Unione europea coordinerà gli sforzi tra gli Stati membri. I ministri hanno quindi invitato le società del settore privato in grado di fornire queste attrezzature a coordinarsi strettamente con i loro governi.
Il ministro francese Cédric O: “Dobbiamo muoverci più velocemente per realizzare la nostra agenda di sicurezza informatica e aumentare la resilienza complessiva dei nostri sistemi e reti“
In conclusione, i 27 ministri hanno adottato un’audace dichiarazione politica intesa a rafforzare le capacità di cibersicurezza dell’UE.
“La crisi che stiamo vivendo tutti insieme significa che dobbiamo muoverci più velocemente per realizzare la nostra agenda di sicurezza informatica e aumentare la resilienza complessiva dei nostri sistemi e reti”, ha dichiarato Cédric O, ministro francese per gli affari digitali e le comunicazioni elettroniche. “È fondamentale”, ha concluso, “per la nostra sovranità, sicurezza e autonomia strategica. Gli straordinari contributi degli Stati membri, della Commissione e di una serie di parti interessate istituzionali durante il nostro incontro a Nevers dimostrano la nostra determinazione a migliorare la sicurezza informatica a livello dell’UE. Le nostre discussioni ci hanno aiutato a tracciare una rotta per rafforzare ulteriormente la resilienza dell’UE a medio termine. Gli impegni assunti oggi dimostrano anche la capacità dell’Unione di rispondere rapidamente a una crisi e la solidarietà dei partner dell’UE nei confronti dell’Ucraina, anche nel campo del digitale e delle telecomunicazioni”.