In pratica, combinando le foto intercettate con il monitoraggio dei comandi crittografati un eventuale attaccante può capire tutto o quasi dell’uso di Tinder e delle azioni di un utente. Gli unici tipi di contenuti che rimangono del tutto al sicuro sono i messaggi e le foto scambiate dopo il “match”.
Tinder ha spiegato al sito The Verge che le foto non protette sono quelle del profilo e che in fondo si tratta di una piattaforma gratuita globale, dunque quelle foto “sono disponibili a chiunque utilizzi l’app”. Ma il management dell’app controllata dal colosso Iac ha garantito di voler lavorare di più sulla privacy: “Come ogni altra tech company lavoriamo costantemente per aumentare le nostre difese nella battaglia contro gli hacker. Per esempio, la nostra piattaforma desktop e l’app mobile già proteggono le immagini del profilo e così sarà anche per le app”.