I giovani che abbracciano questo percorso professionale sono ancora pochi, ma è un percorso win-win che serve al Paese, serve al sistema, serve ai giovani, che avranno delle opportunità inimmaginabili rispetto ad altri percorsi professionali”, ha detto il Vice Direttore dell’ACN, Nunzia Ciardi, nell’intervento di apertura della premiazione delle Olimpiadi di cybersicurezza e di CyberTrials a Torino.
“Il mondo cyber è troppo spesso visto soltanto sotto il profilo dei rischi, che pure ci sono e non devono essere sottovalutati, ma ha anche tanta bellezza e tante opportunità, soprattutto per i ragazzi e le ragazze – ha detto il Vice Direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, Nunzia Ciardi, nell’intervento di apertura della premiazione delle Olimpiadi di cybersicurezza e di CyberTrials a Torino – L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale si occupa di resilienza del Paese sotto il profilo cyber. Tra i vari compiti ha anche quello di stimolare la crescita di professionalità che possano lavorare in questo campo. Noi viviamo completamente immersi in una trama digitale anche quando non ce ne accorgiamo, eppure non abbiamo professionalità sufficienti a lavorare in questo settore, che si occupino di sicurezza, di strategia”.
“Abbiamo fondato due anni fa la nostra Agenzia e quindi stiamo ancora assumendo e ci contendiamo quei pochi professionisti del settore con le aziende private, con l’estero – ha continuato Ciardi – I giovani che abbracciano questo percorso professionale sono ancora pochi, ma è un percorso win-win che serve al Paese, serve al sistema, serve ai giovani, che avranno delle opportunità inimmaginabili rispetto ad altri percorsi professionali. È importante invitare i ragazzi ad abbracciare professioni di questo tipo, ma anche avere uno sguardo strategico, non solo tecnico, perché la società digitale non può essere amministrata solo tecnicamente, dato che coinvolge tutti gli aspetti delle nostre vite. È importante intraprendere studi tecnici che ci consentano di governare questo sistema, ma è anche importante farlo con uno sguardo aperto, che abbracci tutti i problemi dell’esistenza umana”.
Il podio olimpico: chi sono i migliori partecipanti a OliCyber.IT e le migliori squadre di CyberTrials
Degli oltre 4.100 iscritti a OliCyber.IT, in cento hanno raggiunto la competizione nazionale, mentre sono quaranta i ragazzi saliti sul podio olimpico per aver ottenuto i punteggi maggiori in una competizione di tipo Capture-the-flag: una sorta di rubabandiera digitale (da cui il nome inglese) nel quale i giocatori sono chiamati a individuare e sfruttare le vulnerabilità di un sistema informatico in tutto e per tutto simile a quelli di aziende e pubbliche amministrazioni.
Insieme al primo classificato – e partecipante più giovane – Jacopo di Pumpo dell’ I.T.S.O.S. “Marie Curie” di Cernusco sul Naviglio (Milano), sono stati premiati con l’oro anche: Matteo Ferdinando Emolo dell’I.T.T. “Guido Dorso” di Avellino; Giuseppe Aiello dell’I.T.T. “Giovanni Giorgi” di Brindisi, Francesco Lugli del Liceo Scientifico “A. Roiti” di Ferrara e Daniele Cortesi dell’I.I.S. “G. Vallauri” di Fossano (Cuneo). Jacopo di Pumpo, sedici anni, è anche per la seconda volta il più giovane convocato del TeamItaly, la nazionale italiana di cyber defender, in questi giorni in ritiro a Lucca.
Le medaglie d’argento sono state ripartite tra gli atleti che hanno conquistato dalla sesta alla quindicesima posizione in classifica, mentre i successivi 25 hanno guadagnato il bronzo.
Il podio di CyberTrials è stato invece conquistato dalle squadre: b3mitichə (1° posto), composta da: Sara Grimaldo, Maria Polignano, Samantha Porzio, Denise Raguseo; Flag Busters (2° posto), con Sofia Bagnoli, Alyssa Chiodo Grandi, Andrea Anna Pozzan, Alice Spadaro e CyberBug (3° posto), formata da Arianna Urciuoli, Giulia Brugnoni, Lisa De Caprio. Le 15 squadre finaliste si sono sfidate in diverse challenge a tema sicurezza informatica, dove hanno potuto applicare le tecniche apprese durante il percorso di formazione a loro dedicato.
A Torino erano presenti anche Sofia Bagnoli, Giulia Caruso, Laura Peppoloni, Alice Spadaro e Rebecca Todisco, che ad agosto sono volate in Estonia per rappresentare l’Italia in una competizione europea aperta alle ragazze con meno di 16 anni, guadagnandosi l’accesso alla finale di un’altra gara internazionale che si terrà a novembre.
In collegamento da Roma anche Guido Scorza, componente dell’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali (GPDP) che ha patrocinato le due iniziative, che ha descritto come “rare” nel patrimonio italiano iniziative come quella di CyberTrials e OliCyber.IT e ha ricordato come “la sicurezza informatica e la privacy sono due facce dello stesso scudo, che serve a proteggere i valori sociali, culturali ed economici, ma anche democratici della nostra società”. Scorza ha poi invitato tutti a uno sforzo comune, quello di considerare la protezione dei dati come un risorsa e non solo come un costo e un dovere da adempiere per non incorrere in eventuali sanzioni.
Alla premiazione ha preso parte anche Anna Brancaccio, Dirigente della Direzione Generale degli ordinamenti scolastici e per la valutazione del sistema nazionale di istruzione del Ministero dell’Istruzione e del Merito, che ha ricordato l’importanza delle competizioni organizzate dal Lab, perché coinvolgono un numero notevole di studenti e studentesse e li motivano nello studio e nello sviluppo di competenze trasversali importanti, come quella del mettersi in gioco e dell’essere creativi.
Infine è intervenuta da remoto Christina Skouloudi di Enisa (Agenzia dell’Unione europea per la cybersicurezza), che ha raccontato l’impegno e le attività messe in campo dall’Agenzia, una tra tutte il TeamEurope, la nazionale europea di cyberdefender, che vanta nella sua rosa ben due membri e un allenatore provenienti dall’Italia.
All’evento hanno partecipato anche i rappresentanti degli Sponsor Platinum di OliCyber.IT e CyberTrials – Cisco ed Eni – chiamati come giurati a valutare i risultati delle competizioni.