Faceliker, un malware in grado di manipolare i like su Facebook, ricomincia a far paura. Secondo quanto scoperto da McAfee, un’azienda esperta in sicurezza informatica, l’infezione è tornata nuovamente a diffondersi sul social network. Il malware, infatti, è stato individuato molte volte nell’ultimo periodo.
In particolare, stando a McAfee, la diffusione Faceliker è cresciuta improvvisamente soprattutto nel secondo trimestre del 2017. Si tratta di un click-jacker, un malware che punta ad alterare il numero dei like su Facebook. L’obiettivo degli hacker, che ricorrono a questa famiglia di virus, è quello di mettere in evidenza sul social una certa pagina web oppure dare rilevanza, ad esempio, alle fake news. Faceliker, una volta penetrato sui dispositivi delle vittime, da un server in remoto rilascia i “Mi piace” ai contenuti segnalati dai cybercriminali. Il malware si propaga solitamente in seguito all’installazione nel browser di un’estensione malevola.
Come colpisce Faceliker
Il modus operandi di Faceliker segue quello adoperato dalla maggior parte dei malware. Il virus dipende, infatti, dalla collaborazione involontaria degli utenti, i quali devono prima scaricare l’estensione infetta nei loro programmi di navigazione. Secondo quanto si apprende, le vittime sono portate sulle pagine dannose, da cui poi è scaricata l’estensione pericolosa, attraverso link arrivati nella posta elettronica oppure direttamente su Facebook Messenger.
In particolare, sembra che il virus colpisca soprattutto Google Chrome. Lo stratagemma utilizzato da Faceliker è davvero insidioso. Può capitare che le vittime non si accorgano di nulla. Il virus, come visto, mette i like a pagine o contenuti, secondo le “istruzioni” degli hacker.
Come proteggersi
Il primo importante accorgimento è quello di non cliccare su link di dubbia provenienza, arrivati tramite email oppure su Facebook Messenger. Se per caso recentemente avete notato qualcosa di strano nell’account – non vi ricordate ad esempio di aver messo un like a una determinata pagina – è il caso di dare un’occhiata alle estensioni presenti nel browser e di cancellare tutte quelle sospette.