In pochi sanno che, sulla carta, la difesa delle reti informatiche europee é assicurata da un gruppetto di tecnici che lavora ad Atene. E’ nella capitale greca infatti che ha sede l’Enisa, l’European Union Agency for Network and Information Security. E’ l’autorità europea incaricata di sorvegliare che nessuno metta a rischio le reti informatiche europee.
Ad Atene la sede dell’Enisa
Non se ne é mai sentito parlare perché di fatto ad Atene non si fa molto. L’Agenzia ha un budget irrisorio per il compito che dovrebbe svolgere, appena 11 milioni di euro e uno staff ridotto, 84 persone (molte delle quali sull’isola di Creta) considerando il personale nel suo complesso. E così ora il governo Tsipras ha deciso di chiedere a Bruxelles un aumento dei fondi. L’agenzia – é il ragionamento – é stata costituita 15 anni fa, quando l’informatica aveva una importanza relativa nell’economia europea. Ora le cose sono cambiate e servono piú fondi.
Ad Atene il centro per la sicurezza informatica europeo
Le motivazioni alla base sono piú che solide. La sicurezza informatica é una delle questioni centrali dell’epoca moderna. Lo é per le industrie, che spesso subiscono attacchi di hacker al soldo di aziende e governi stranieri per rubare informazioni. Ma lo é anche per il processo democratico, viste le presunte ingerenze della Russia sul voto in Francia o in Gran Bretagna.
Gli Stati Ue non si fidano a condividere le proprie informazioni
Tuttavia sono poche le cancellerie europee che sono disposte ad appoggiare in sede di Consiglio un aumento di budget per la Grecia. Per molti si tratta solo di un modo che il governo Tsipras sta sfruttando per avere piú fondi da Bruxelles. C’é poi un’altra questione: quando si parla di sicurezza nazionale ogni governo é estremamente riluttante a condividere informazioni sensibili. Lo si é visto con il terrorismo, quando gli investigatori europei a malapena si sono parlati.