Si tratterebbe di un ransomware, secondo fonti di Bloomberg, la prima a dare la notizia.
La replica di Eni: “Le conseguenze risultano attualmente di lieve entità”.
Anche Eni, il gigante dell’energia, è stato colpito con successo da un attacco informatico, ma con “conseguenze di lieve entità”, ha comunicato la società. È, però, significativo il target: Eni arriva dopo il cyber-attacco nei confronti del Gestore dei servizi energetici (Gse). L’energia è, dunque, il bersaglio delle cyber gang, probabilmente, sostenute da Stati che considerano l’Italia un Paese ostile per il suo sostegno all’Ucraina e per l’impegno a raggiungere, il prima possibile, l’indipendenza energetica dalla Russia.
L’allerta è massima di Intelligence e dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. E domani, 1 settembre, potrebbe svolgersi a Palazzo Chigi, prima del Consiglio dei ministri, una riunione del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (Cisr).
La replica di Eni: “Le conseguenze risultano attualmente di lieve entità”
Sull’attacco informatico a Eni indagano gli specialisti della Polizia postale e la procura di Roma ha aperto un fascicolo. “I sistemi di protezione interni della società hanno rilevato nei giorni scorsi, nell’ambito delle attività di monitoraggio delle infrastrutture informatiche, rafforzate a seguito dell’inizio del conflitto in Ucraina, accessi non autorizzati alla rete aziendale”, ha comunicato un portavoce di Eni, “e stiamo lavorando per valutare le conseguenze del tentativo d’attacco, che risultano attualmente di lieve entità”.
Si tratterebbe di un ransomware, secondo fonti interpellate da Bloomberg, la prima a dare la notizia.