Ddl cyber ora in Senato, 2 emendamenti per attrarre gli appartenenti alle Forze Armate e Forze di Polizia in ACN


Presentati dalla Lega e da Italia Viva, gli emendamenti puntano a disciplinare lo “stato giuridico, la progressione di carriera e l’avanzamento del personale per chi proveniente dalle Forze Armate e dalle Forze di Polizia” per prestare servizio nell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. Ad oggi esiste un vuoto normativo, colmato, invece, per gli stessi soggetti se prestano servizio per l’Intelligence. Cybersecurity Italia pubblica tutti gli emendamenti presentati in Senato al Ddl cyber.

Se un esperto di cybersicurezza nelle Forze Armate e nelle Forze di Polizia avesse la possibilità di prestare servizio nell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), qualora accettasse, rischierebbe di perdere il grado e non avrebbe la certezza della progressione di carriera, perché “in prestito” in ACN.

Puntano a superare questo limite, per attrarre più cyber esperti dalle Forze Armate e Forze di Polizia verso l’Agenzia cyber nazionale, gli emendamenti presentati in Senato dalla Lega e da Italia Viva al disegno di legge in materia di rafforzamento della cybersicurezza nazionale e di reati informatici, approvato alla Camera dei Deputati il 15 maggio scorso.

I due emendamenti di Lega e Italia Viva

A Palazzo Madama il testo è stato assegnato alle Commissioni riunite 1ª (Affari Costituzionali) e 2ª (Giustizia) in sede referente il 20 maggio 2024. 

L’emendamento della Lega è il 12.4 a firma dei senatori Murelli, Pirovano, Spelgatti, Stefani e Potenti, secondo i quali è necessario sanare questo limite con “apposito regolamento, adottato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il MEF (per quanto riguarda la Guardia di Finanza), con la Difesa (per l’Esercito, Marina, ecc…) e con gli Interni (per Polizia e Carabinieri)” proprio per “disciplinare lo stato giuridico, la progressione di carriera e l’avanzamento del personale, proveniente dalle forze armate e dalle forze di polizia ad ordinamento militare e civile…” a decorrere dalla data di costituzione dell’Agenzia.

L’emendamento di Italia Viva, a firma di Scalfarotto e Musolino, ha la stessa ratio del precedente, ma, al posto di prevedere un regolamento ad hoc, propone di applicare lo stesso regolamento emanato per chi proveniente dalle Forze Armate e Forze di Polizia presta servizio per l’Intelligence, ossia per il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza – DIS, all’Agenzia informazioni e sicurezza esterna (AISE) e all’Agenzia informazioni e sicurezza interna (AISI).

Un emendamento simile alla Camera dei Deputati è stato soppresso in Aula dal Governo, dopo che era stato approvato dalle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia. Vedremo ora.

C’è chi già sostiene che al Senato non passerà nessuno degli emendamenti presentati dai senatori e che il testo sarà approvato così come è uscito dalla Camera dei Deputati.

Se così non fosse, il testo, con le modifiche del Senato, tornerebbe a Montecitorio, dove potrà essere oggetto di nuovi emendamenti, per poi andare in Gazzetta Ufficiale.

Tutti gli emendamenti in Senato al Ddl Cyber

Cybersecurity Italia pubblica tutti gli emendamenti presentati in Senato al Ddl cyber. Scarica il PDF

Direttore responsabile, Giornalista

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