Al via a Roma la Cybertech Europe 2017, punto di riferimento sulla cybersecurity per rappresentanti di istituzioni nazionali e internazionali, manager di grandi imprese e start-up del settore
La minaccia cyber è sempre più frequente, aggressiva e globale e va perciò affrontata aumentando la collaborazione tra istituzioni, aziende, centri di ricerca e semplici cittadini.
E’ questo il messaggio che è emerso prepotentemente dalla CyberTech Europe 2017 , evento di livello mondiale dedicato alla sicurezza informatica e alle soluzioni cibernetiche, svoltosi a Roma (26-27 settembre).
Priorità assoluta
Gli attacchi informatici rappresentano un costo crescente a carico di organizzazioni e imprese. In base a uno studio di Accenture e Ponemon Institute , pubblicata in concomitanza con la CyberTech Europe, il costo medio dei crimini informatici ha raggiunto 11,7 milioni di dollari per azienda. Questo vuol dire un aumento del 23 per cento in confronto a 9,5 milioni di dollari registrati nel 2016 e del 62 per cento rispetto agli ultimi 5 anni.
I criminali informatici colpiscono i loro obiettivi principalmente per ragioni di profitto. Ma, come ha evidenziato Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo, nel suo intervento di apertura alla Cybertech Europe, le attività del cybercrime rispondono anche a finalità diverse da quella dell’immediato guadagno economico.
«Passiamo dalla sottrazione dei dati personali al furto di segreti industriali – ha sottolineato il top manager italiano – che hanno richiesto anni di ricerca. Per le imprese che puntano sull’innovazione il danno può essere incalcolabile». In particolare, le pmi sono le più esposte, visto che il 71 per cento degli attacchi cyber sono contro aziende sotto i 100 dipendenti.
Nei prossimi 5 anni, – ha aggiunto Alessandro Profumo – si calcola che l’impatto del cybercrime raggiunga il valore di 8mila miliardi di dollari e che nel 2020 saranno stati sottratti in modo fraudolento 5 miliardi di record di dati.
Perciò, la sicurezza cyber è diventata ormai una «priorità assoluta». E lo è tanto più in ragione dello sviluppo della società interconnessa e digitalizzata, in cui si diffondono cloud, Internet delle cose, smart grid e veicoli intelligenti, che aumenta l’esposizione alla minaccia del crimine informatico.