“Spero che l’Italia notifichi il centro di sicurezza nazionale per la cybersecurity al più presto, per poter iniziare ad usufruire del finanziamento. Avranno a disposizione le tecnologie migliori”. A dirlo è stato il Direttore Generale Dg Connect della Commissione europea, Roberto Viola, intervenendo alla conferenza “La nuova strategia europea per rafforzare la sicurezza informatica”.
“Finanzieremo per circa 1 miliardo di euro i Centri operativi nazionali della cybersecurity a cui andranno le migliori tecnologie come l’Intelligenza Artificiale, i Big Data, e le migliori tecnologie per prevenire a gestire e migliorare l’ecosistema” della cybersecurity europea”. A dirlo è stato il Direttore Generale Dg Connect della Commissione europea, Roberto Viola, intervenendo alla conferenza “La nuova strategia europea per rafforzare la sicurezza informatica” nel corso della quale si sta discutendo il quadro finanziario 2021-2027 e i fondi Next Generation Eu per un piano d’investimento e innovazione che punti sulla cybersecurity.
“Come elemento della Strategia europea” per la cybersecurity, l’Unione europea ha adesso “un Centro europeo per la sicurezza, sarà basato a Bucarest ma non sarà una cattedrale nel deserto perché sarà collegato a tutta una serie di Centri nazionali che lavoreranno insieme ed il regolamento prevede che tutti i centri nazionali lavoreranno insieme. Spero che l’Italia notifichi il centro di sicurezza nazionale al più presto, per poter iniziare ad usufruire del finanziamento. Avranno a disposizione le tecnologie migliori”.
“Inoltre, ha sottolineato Viola, “Ci saranno sanzioni per le aziende a fronte di negligenze delle industrie sulla cybersecurity che dovranno mettere in capo all’ad il tema della cybersecurity. Non è una minaccia ma una responsabilità, vogliamo una comunità che si assuma i rischi”.
Viola propone una ammodernamento delle infrastrutture per la cybersecurity
“Con la pandemia”, ha spiegato il direttore Generale, “abbiamo compreso che certe cose non accadono solo nei film di fantascienza ma accadono nella realtà e il rischio della cybersecurity è un rischio concreto con il quale dobbiamo fare i conti anche nel futuro“. Viola ha quindi evidenziato che “le grandi Transizioni green e digitale hanno una vulnerabilità” per la grande mole di dati che attivano e per questo “sono esposte ad attacchi informatici”. “Per questo – ha ricordato Viola- l’Ue ha messo in campo una strategia che si declina su 3 punti strategici fra cui un ruolo politico e più importante dell’Ue nel mondo” nella difesa dagli attacchi informatici”.
Viola ha citato fra le proposte di punta dell’Ue ai Paesi membri “proponiamo un ammodernamento” delle infrastrutture per la cybersecurity “identificando i settori critici come la distribuzione dell’acqua, la distribuzione dell’energia, dei carburanti, delle aziende ospedaliere” tutti settori che “devono essere protetti e se c’è un incidente deve essere noto alle autorità perché così possano agire tutte insieme” come già avviene “per gli incidenti aerei”. L’Ue, ha sottolineato ancora Viola, vuole anche “che il vertice di una società abbia la cybersecurity in capo al suo ad” ed “altro elemento della nuova direttiva vogliamo che ci sia una comunità che conosca i rischi informatici”.