Con l’adozione del DPCM in parola, viene quindi completata l’attuazione normativa, dopo l’approvazione degli altri quattro decreti previsti, del Perimetro di sicurezza nazionale cibernetica.
Via libera alla Strategia nazionale di cybersicurezza 2022-2026. Nel corso della riunione di oggi del Comitato Interministeriale per la Cybersicurezza presieduto dal Presidente del Consiglio prof. Mario Draghi, è stata approvata la Strategia nazionale di cybersicurezza (2022-2026) e l’annesso Piano di implementazione.
Attraverso i due documenti approvati, il Governo mira ad affrontare una pluralità di sfide quali: il rafforzamento della resilienza nella transizione digitale del sistema Paese; il conseguimento dell’autonomia strategica nella dimensione cibernetica; l’anticipazione dell’evoluzione della minaccia cyber; la gestione di crisi cibernetiche; il contrasto della disinformazione online.
Nel corso della riunione, inoltre, il CIC ha anche approvato lo schema di DPCM ex art. 1 c.7, lett. B) D.L. 105/2019 in materia di Perimetro di sicurezza nazionale cibernetica. Il provvedimento è volto a stabilire i criteri per l’accreditamento dei laboratori di prova di cui il Centro di valutazione e certificazione nazionale (CVCN) può avvalersi per la verifica delle condizioni di sicurezza e dell’assenza di vulnerabilità note, nonché i raccordi, ivi compresi, i contenuti, le modalità e i termini delle comunicazioni, tra il CVCN e i predetti laboratori, e quelli tra il CVCN e i Centri di Valutazione del Ministero dell’interno e del Ministero della difesa.
Con l’adozione del DPCM in parola, viene quindi completata l’attuazione normativa, dopo l’approvazione degli altri quattro decreti previsti, del Perimetro di sicurezza nazionale cibernetica.
Strategia nazionale cybersicurezza. Ludovico (IlSole24Ore): “Alla cybersecurity l’1,2% investimenti”
Marco Ludovico, giornalista del Sole24Ore, che ha descritto, per primo, le 32 pagine della Strategia nazionale per cybersicurezza, varata dal premier Draghi, svelando anche la decisione, scritta nella strategia, di stanziare “l’1,2% degli investimenti nazionali lordi ogni anno alla cybersecurity”. La videointervista con il direttore Luigi Garofalo.