L’amministrazione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, non ha permesso ai membri del Congresso di leggere una direttiva segreta che il presidente ha rilasciato quasi un anno fa per delineare nuove regole per l’uso militare delle armi cyber, nonostante le ripetute richieste.
Lo hanno affermato alcuni legislatori. La questione ha suscitato preoccupazione a Capitol Hill, dove il Pentagono sta implementando sempre piu’ operazioni informatiche offensive contro gli avversari – compreso l’Iran – senza tenere adeguatamente informati le autorita’ di sorveglianza del Congresso.
Un funzionario senior ha affermato che “l’amministrazione tiene informato il Congresso riguardo le operazioni informatiche in modo appropriato, anche fornendo briefing e documenti”.
In una lettera bipartitica indirizzata a Trump, a febbraio, i dirigenti del Comitato per i Servizi Armati della Camera dei rappresentanti Usa hanno affermato che il Congresso non e’ stato in grado di vedere la direttiva, nota come Memorandum presidenziale 13 sulla Sicurezza Nazionale, “e altri documenti correlati sulle operazioni informatiche”, nonostante le richieste della commissione.
“Questa mancanza ha impedito al comitato di prendere in considerazione le implicazioni politiche delle operazioni informatiche militari”, ha proseguito la lettera aggiungendo che “il comitato crede fermamente che dovrebbe ricevere il memorandum e le direttive sulle operazioni cyber firmate di recente”, hanno scritto i legislatori nella lettera. La missiva non e’ stata resa pubblica in precedenza.
La lettera e’ stata firmata dal presidente della commissione, Adam Smith e dal repubblicano a capo del comitato, Mac Thornberry, del Texas, nonche’ dai rappresentanti Jim Langevin e Elise Stefanik.