La cybersecurity della comunicazioni spaziali e satellitari diventa sempre più strategica, soprattutto alla luce degli attacchi hacker con il ransomware WannaCry, ancora in corso.
Per gli esperti bisogna rivedere gli standard e le procedure, aumentando la coioperazione internazionale contro le minacce informatiche. La tematica, infatti, sarà al centro di SatComm 2017: l’appuntamento più importante in Asia per la tecnologia spaziale e satellitare, che si terrà dal 23 al 25 maggio a Singapore. La maggior parte delle infrastrutture critiche delle nazioni – dalle comunicazioni ai trasporti aerei, al commercio marittimo ai servizi metereologici, ambientali e della difesa – dipendono proprio da quelle spaziali. A partire dai satelliti, fino ad arrivare alle stazioni a terra e ai meccanismi condivisione e scambio delle informazioni. Da livello locale a quello internazionale. Di conseguenza, è necessario tutelarle a tutti i costi. In caso contrario si rischiano disastri.
Chi e come minacciano la cybersecurity dei satelliti
I satelliti e le altre attività spaziali, peraltro, sono vulnerabili ad attacchi informatici proprio come altre parti delle infrastrutture critiche digitalizzate. Proprio per il fatto che queste richiedono costanti aggiornamenti e aggiustamenti, che per necessità di cose possono essere fatti solo da terra, in remoto. Ma quali attacchi potrebbero subire? Si va dal jamming allo spoofing e a offensive hacker sulle reti delle comunicazioni. Inoltre, potrebbero essere diretti cyber attacchi contro i sistemi di controllo o i pacchetti di missione, come contro l’infrastruttura di terra (ad esempio i centri di controllo satellitare). Non si escludono nemmeno le campagne di ransomware, come quella con WannaCry, o con altri malware in generale. Sono vari anche gli attori delle cyber minacce. Possono essere nazioni ostili, il cybercrime, gruppi terroristici, hactivisti o anche solo hacker che vogliono accrescere il loro peso all’interno della comunità.
Un singolo cyber attacco può provocare un disastro su scala mondiale
Il problema è che anche un singolo cyber attacco andato a buon fine potrebbe generare conseguenze catastrofiche. Anche a livello mondiale. Si pensi a manomissioni che potrebbero causare collisioni satellitari a cascata. All’hacking di sistemi di navigazione, come il GPS, alterando i parametri. Ciò potrebbe portare gli utilizzatori a spostarsi inconsapevolmente su rotte sbagliate – in primis le navi e gli aerei -, con tutti gli effetti del caso. Inoltre, arrivano pericoli dalla “democratizzazione” del settore. Una volta questo era molto selettivo; veniva, infatti gestito da paesi ricchi e dal mondo accademico dotato di risorse adeguate. Oggi, invece, dominano le forze di mercato. Le attuali tecnologie, infatti, garantiscono capacità spaziali alla portata di molte più nazioni, organizzazioni internazionali, aziende e singoli individui. Non solo. Asset che fino a pochi anni fa erano posseduti solo dalle agenzie di sicurezza governative sono diventate di dominio pubblico e in commercio. perciò accessibili a tutti.