Cybersecurity software, ricavi globali a 25 miliardi di dollari entro fine anno

Un settore in forte crescita, che nel 2027 è stimato superare i 27 miliardi di dollari su scala globale, con un tasso di crescita media annua calcolato attorno a +5%. A livello geografico, il mercato cybersecurity software che cresce di più è quello americano, che da solo vale 11 miliardi di dollari.

In un mondo di persone, cose e servizi sempre più connesso ed interdipendente, la sicurezza è un aspetto fondamentale, sui cui investire e fare ricerca. L’ecosistema digitale e la giga society, solo per fare un esempio, con le infrastrutture strategiche, le fabbriche 4.0, i trasporti automatizzati e le smart city, sono da tempo il bersaglio preferito dei criminali informatici.

In un recente studio presentato in occasione del World economic forum (Wef), si è stimato che entro la fine del prossimo anno, nel 2021, i danni economici relativi all’attività di cyber criminali potrebbero aggirarsi attorno ai 6.000 miliardi di dollari a livello mondiale.

I livelli di sicurezza all’interno delle organizzazioni, per questo motivo, devono essere maggiormente elevati. Tra i segmenti che attraggono più investimenti, nell’industria della cybersecurity, al momento, c’è quello software, che secondo PreciseSecurity.com potrebbe generare ricavi per 25 miliardi di dollari entro la fine del 2020.

Un settore in forte crescita, che nel 2027 è stimato superare i 27 miliardi di dollari su scala globale, con un tasso di crescita media annua calcolato attorno a +5%.

A livello geografico, il mercato cybersecurity software che cresce di più è quello americano, che da solo vale 11 miliardi di dollari, seguito a distanza dal Regno Unito (1,5 miliardi di dollari), dalla Germania (1,1 miliardi), dalla Francia (800 milioni) e dal Canada (700 milioni circa).

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