Tutta tecnologia made in Italy per migliorare i livelli di cyber sicurezza: Italtel scfglie We are segment per potenziare il proprio Security Operation Center e arricchire i managed security services dedicati alla sicurezza delle infrastrutture di rete.
Nell’ultimo anno, più del 50% delle organizzazioni mondiali, secondo l’ultimo Rapporto Clusit, ha subito almeno un cyber attacco di una certa gravità.
Sono aumentati del 126% gli attacchi di cyber spionaggio, del 23% quelli alle infrastrutture critiche, del 12% alle banche e altri Istituti finanziari e del 253% quelli definiti “multiple targets”, cioè compiuti da uno stesso attaccante e portati avanti in parallelo contro numerosi obiettivi di varia natura.
E proprio la trasformazione digitale, attraverso le sue tecnologie di punta (Internet of Things, cloud, mobile networking, intelligenza artificiale e realtà aumentata/virtuale), è e sarà sempre più l’obiettivo principale dei cyber criminali, che per il prossimo anno potrebbero avere come target le auto connesse e a guida automatica, il settore sanitario con l’eHealth, i servizi finanziari digitali/Fintech, l’industria 4.0 e le criptovalute.
Un panorama che in maniera crescente espone le imprese e l’amministrazione pubblica, nonché le infrastrutture di ogni tipo, principalmente strategiche, a rischi di attacchi informatici sempre più numerosi, sofisticati e dannosi, e a pesanti perdite di dati, se non si interviene implementando sin da subito le adeguate pratiche di sicurezza.
Un settore questo della cybersicurezza che necessità di soluzioni altamente innovative ed efficaci, di esperienza e anche di coraggio nell’affrontare le tante sfide poste dai criminali informatici.
Stamattina Italtel ha annunciato il potenziamento del proprio Security Operation Center(SOC), dotandolo di un SIEM (Security Information and Event Management) AlienVault che, tramite il monitoraggio della propria rete interna, permetterà di effettuare demo ai clienti basate su un ambiente reale.
Il rafforzamento del SOC è stato condotto in collaborazione con We Are Segment, azienda italiana del gruppo Interlogica e unico partner certificato AlienVault in Italia, ed è mirato all’ arricchimento dell’offerta Italtel relativa ai Managed Security Services (MSS).
Non solo un esempio di massima attenzione alla sicurezza informatica a 360°, ma come detto anche voglia di scommettere sul futuro a partire dalle imprese più giovani, ma non meno competenti in termini di cybersecurity.
“Italtel risponde così, in modo concreto ed efficace, alle puntuali richieste dei propri clienti per gli aspetti di sicurezza delle loro infrastrutture in esercizio”, ha affermato in una nota Giuseppe Ieva, responsabile Italtel per i Managed Security Services.
We Are Segment è nata nel 2014 ed è attiva nel campo della cybersecurity e dell’ethical hacking, si legge in un comunicato aziendale, “grazie all’iniziativa di un gruppo di specialisti – e tutori – di sicurezza digitale che hanno trasformato la propria passione in un progetto che porta benefici alle comunità online”.
A seguito del programma di Open Innovation, Italtel continua nel suo lavoro di scoperta e ricerca teso a scoprire nuove aziende e startup, con le quali fare innovazione, acquisire tecnologie e prodotti market-ready. Esattamente come nel caso di We Are Segment, di cui si è parlato ultimamente grazie al lavoro del CEO e fondatore, Filippo Cavallin, che ha scoperto una falla in Tor, il browser che permette di navigare anonimamente in rete.